I varesini tornano al cinema. Al Miv +60% di presenze e l’estate migliore di sempre

varesini tornano al cinema

VARESE – Prima la pandemia, poi il boom delle piattaforme streaming e quindi gli effetti dell’aumento dell’inflazione: il settore del cinema in Italia negli ultimi anni ha vissuto una profonda crisi, con tante sale che sono state costrette a chiudere. Ma nell’anno appena concluso c’è stata la riscossa del grande schermo: a Varese il Miv ha chiuso il 2023 con un 60% di presenze in più rispetto al 2022 (il bilancio nel video qui sotto).


Multisala in crescita

È il direttore Andrea Cervini a ripercorrere l’ultima positiva annata, a margine della presentazione della rassegna “Burattini in città” che si svolgerà proprio nelle sale di via Bernascone. Un’offerta in più per riportare la gente (e in particolare le famiglie) al cinema, verrebbe da pensare viste le difficoltà recenti del comparto. Ma non è così: i varesini sono già tornati. «Una proposta diversa per confermare il ritorno della gente al cinema», risponde infatti Cervini. Dopo gli anni difficili della pandemia il pubblico dunque ha già ripreso confidenza con i film in sala. Lo confermano i numeri complessivi del 2023, con un totale di 240mila presenze al multisala in centro.

Da Barbie a Paola

Il momento più alto dell’anno è stato senza dubbio quello estivo, che tradizionalmente invece è la stagione più debole dal punto di vista degli accessi. A fare da catalizzatore pellicole di grande successo mondiale come Barbie e Oppenheimer. «Quella del 2023 – spiega Cervini – è stata la nostra estate migliore di sempre, da quando abbiamo aperto nel 2006». Non solo in termini di incasso, e il che sarebbe anche facilmente spiegabile visto l’aumento generalizzato dei biglietti negli ultimi anni, ma proprio per quanto riguarda i numeri delle presenze fisiche in sala. Un boom proseguito anche nella stagione autunnale con C’è ancora domani di Paola Cortellesi, arrivato nelle sale a fine ottobre e già entrato nella top ten storica dei film col maggior successo al botteghino in Italia.

Il ritorno dopo il Covid

Risultati importanti per un comparto che è stato tra i più colpiti durante la fase della pandemia, tra chiusure, riaperture parziali, limitazioni da rispettare e la paura dei contagi che teneva le persone lontane dai luoghi al coperto. Il periodo dei lockdown ha così spinto molti appassionati verso i servizi di streaming, con i film guardati sempre più sul divano, o sullo smartphone, che in sala. In una recente indagine di Altroconsumo due italiani intervistati su 10 hanno detto di non aver messo piede in un cinema nell’ultimo anno. Tra le principali cause la concorrenza dello streaming appunto, ma anche il costo del biglietto. Alcune strutture sono in sofferenza, in particolare quelle più piccole. Ma non è più vero che la gente non va al cinema: al Miv, che di sale ne conta 9 per un totale di 1100 posti, è andata più che bene, in linea con una tendenza di recupero che sta emergendo anche a livello nazionale (qui i dati del 2023 diffusi dall’associazione di categoria Anica). «Siamo tornati quasi alla situazione prima della pandemia – conclude Cervini – speriamo nel 2024 di partire col piede giusto per ripetere i numeri pre-Covid».

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