«I vergiatesi non sono sudditi»

I vergiatesi non sono sudditi. Ma il nostro Sindaco pare  trattarci come dei sudditi. Quello che decide Lui è incontestabile e chi osa criticare viene trattato con un tono al limite dell’offensivo. Il dialogo non è più di casa a Vergiate. Questo atteggiamento non è consono ad un Sindaco di tutti.

Riepilogando alcuni fatti emersi dagli ultimi due Consigli comunali di aprile e maggio. 

Ha tenuto banco la vicenda, molto discussa, dell’imposto accorpamento forzato dell’Asilo comunale “Rodari” dentro la Scuola elementare statale “De Amicis” a Vergiate.  

Sono state presentate due interrogazioni da Balzarini, molto precise nelle domande. Ma le risposte del Sindaco sono state, come al solito, un distillato – al veleno – di cocciutaggine. 

Decidere in maniera unilaterale, si perchè non c’è stato un vero dialogo nemmeno con i genitori e gli insegnanti, almeno della De Amicis, questo folle accorpamento per un anno scolastico intero è sintomo di pochissimo buonsenso. 

La soluzione imposta, di mettere una settantina di bambini dell’Asilo, da pochi mesi di età ai 6 anni, ristretti nei locali mensa, con i 150 e oltre bambini delle elementari oltre al personale scolastico, sotto lo stesso tetto, è inaccettabile!

Il Sindaco ha sollevato un muro: ha deciso così, punto e basta! Non sono stati portati argomenti seri, non sono state affrontate con trasparenza le possibili alternative, restano molti punti oscuri. 

Ai genitori dell’Asilo comunale avra’ anche promesso che ci sarà poi un Asilo nuovo fiammante e così forse ha spento le polemiche, ma ai genitori delle elementari statali ha solo comunicato a marzo una decisione già presa!

Alcuni genitori della Scuola elementare hanno osato criticare e invocare aiuto ma sono stati perfino sbeffeggiati dal Sindaco in aula consiliare. E’ inaccettabile! 

La vicenda promette male ma al Sindaco pare non importare nulla, perchè Lui ha già deciso e a Sua difesa erige il solito muro di parole, parole, parole.

Nei fatti, per oltre 200 bambini si preannuncia un anno scolastico molto difficile (anche per il personale scolastico). Ci vuole solo un briciolo di buonsenso per capirlo.  

Si poteva evitare questo accorpamento, le soluzioni esistono se si vuole, di spazi ve ne sono in paese. Ma non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere, perché Lui ha già deciso. 

Certo sarebbe stato opportuno avere maggiore flessibilità. Sarebbe stato meglio chiedere qualche cambio nelle abitudini dei genitori dell’Asilo comunale. 

Sarebbe stato necessario magari dividere in luoghi diversi il servizio del Nido da quello dell’Infanzia. 

Sicuramente sarebbe stato necessario investire dei “soldini del Comune” per attenuare i significativi disagi, creare servizi temporanei anche onerosi nel caso, ma sarebbe stato per il bene dei cittadini.

Sarebbe stato magari opportuno investire in strutture temporanee a noleggio, dato che alla De Amicis saranno fatti anche lavori da buttare. Si, perche’ verranno realizzati bagni adeguati per i piccoli dell’Asilo per poi a fine lavori rimettere quelli per i più grandi.

Di sicuro non andavano penalizzati così 150 bambini delle elementari statali che nulla avranno in cambio, se non disagi. 

Indubbiamente sarebbe stato necessario dialogare prima con tutte le parti in causa, cercare soluzioni condivise, impegnarsi di più. Come hanno fatto i Suoi compari di partito a Somma Lombardo ad esempio. 

E invece no. Ha deciso il Sindaco, di fretta e rigidamente, nelle segrete stanze. 

Insomma i bambini dovranno di nuovo mangiare in classe, al banco. Nella pandemia c’era una emergenza, ora c’è solo una decisione sbagliata. Anzi ci piacerebbe vederlo fare al Sindaco, solo per un mesetto, pranzare su un banco dove ci si sta già per ore a studiare, ci direbbe cosa si prova. 

Ci saranno problemi con i parcheggi esterni già congestionati. Non ci saranno spazi per attività al di fuori dell’ordinario. La De Amicis è già in uno stabile problematico e vecchiotto. Non si capisce come le condizioni di igiene e sicurezza e assistenza ai disabili potranno essere ottimali. 

Ma al Sindaco pare non interessare far bene le cose, ma avere i cavilli normativi dalla sua parte! 

Oltre al danno la beffa: ai genitori dell’Asilo comunale che pure pagano parecchio, non verrà applicato alcuno sconto sulle rette: solo la mancetta del mancato aumento ISTAT. Non ci saranno aiuti e agevolazioni per nessuno. 

Nessun supporto del Comune ai “significativi disagi” che la Giunta stessa ha riconosciuto esserci, scrivendo testualmente in una sua Deliberazione. Attenzione, una Deliberazione che la Giunta ha assunto pochi minuti dopo averci raccontato in Consiglio comunale che non ci sono problemi da evidenziare sull’accorpamento… Ci si sente perfino presi in giro! 

Nonostante sia evidente, a chiunque dotato di un minimo di oggettività, che il Comune avrà dei risparmi di gestione dalla chiusura del Rodari, non verranno messe a disposizione risorse per attenuare i disagi. I soldini resteranno nella cassa comunale.

Nella seconda interpellanza presentata si chiedeva di sapere il conto dei risparmi di gestione sull’Asilo chiuso per un anno: non è stato fornito alcun numero ma è stato solo risposto (in modo seccato) che il Comune avrà dei costi di trasloco per il funzionamento del cantiere. Ancora una volta ci si sente presi in giro! 

Se il Comune dovesse poi sostenere dei costi a margine dei lavori, sarebbe la Comunità a doversene fare carico. E invece saranno solo le famiglie dell’Asilo e della Scuola (oltre al personale scolastico) a farsi carico dei disagi ma senza alcun risarcimento, un minimo aiuto.

Il Sindaco che si direbbe essere di “sinistra” dovrebbe conoscere il senso della “equità sociale”. 

Insomma abbiamo capito: il Sindaco punta solo a tagliare un altro nastro, ma stavolta lo farà sulla pelle degli altri. E’ inaccettabile!

Altro tema molto discusso in paese è stata la gigantesca antenna di telefonia mobile – da 30 metri – che spicca in pieno Centro storico a Vergiate per una precisa volontà della Giunta, dato che è stata eretta su un terreno comunale. 

Balzarini ha fatto un estremo tentativo di bloccarla, con un esposto presso Regione Lombardia. 

Si sappia che le prescrizioni del Piano Regolatore comunale sono state ignorate dalla medesima “fazione politica” che le ha scritte a suo tempo. 

Purtroppo da Milano è arrivato un: non possiamo entrare nel merito. Attenzione, non hanno dato ragione alla Giunta, ma per dei formalismi non sono proprio entrati nel merito della questione “antenna di via Beia”. 

Dispiace per i tanti vergiatesi imbufaliti con la Giunta per la perdita di valore delle proprie case, per le preoccupazioni sulla salute, vista la vicinanza dell’enorme antenna alle case. 

Abbiamo anche visto il Sindaco, nella sua propaganda, seminare qualche seme per i fiori che piacciono alle nostre api: peccato che proprio le emissioni radio – soprattutto del 5G – risultano essere particolarmente dannose per le api. 

Dispiace per chi ha raccolto spontaneamente e coraggiosamente centinaia di firme ed ha ottenuto solo la ritirata tattica del Privato interessato all’altra antenna prevista a Cimbro, dalla Giunta. Quella era addirittura stata pensata accanto ad una Scuola! Altra scelta assurda.

Ma anche nel caso dell’antenna di via Beia, il Sindaco, con i soliti toni sprezzanti, ha eretto un muro di formalismi burocratici, una giungla di cavilli normativi per difendere la sua scelta, ovviamente non condivisa prima con la cittadinanza, ma al solito imposta unilateralmente. 

Ce lo ricordiamo tutti il cantiere spuntato misteriosamente, con un cartello dei lavori “in bianco” e sistemato solo dopo che Balzarini ha fatto pubbliche denunce? Alla faccia della sbandierata trasparenza. 

Pare non ci sia scampo dai cavillosi  in questo paese, per ora.

Infine alcune considerazioni sulle ripetitive lamentele del Sindaco nei confronti dell’Opposizione. 

Anche se purtroppo tocca precisare, lamentele verso l’unico consigliere di Opposizione che apre bocca in Consiglio comunale con delle critiche puntuali, ovvero Balzarini.

L’ipocrisia regna sovrana, perché il Sindaco sin dalla campagna elettorale si è dimostrato sprezzante verso le altre forze in campo. 

Non ha mai voluto, Lui, cercare un dialogo, ma Lui cerca solo  sudditi. 

Probabilmente nei suoi dieci anni da vice Sindaco non ha mai avuto l’occasione di sperimentare molto la dialettica democratica che nasce da un confronto maggioranza – opposizione. In un paese normale almeno. Si è abituato male! 

Oggi sbuffa indispettito ogni volta che si presenta una interrogazione. Insomma si lamenta perché Lui perde tempo. Lui vuole andare spedito per la sua strada, solo circondato dai sudditi. 

L’Opposizione che critica gli dà chiaramente molto fastidio. Però il nostro Sindaco, quindici anni fa era un Consigliere comunale di opposizione. 

Al tempo della Giunta di “centro destra” l’opposizione degli Uniti, con Parrino, ha presentato 20 (venti) interpellanze e interrogazioni! Insomma ha fatto la sua parte di opposizione. Ricordiamo tutti che gli Uniti ebbero anche atteggiamenti aspramente critici verso la Giunta avversa. 

Ma ora Parrino, sedutosi sulla poltrona del Sindaco, solo grazie ai meriti del precedente Sindaco (è chiaro), si lamenta se qualcuno fa lo stesso con Lui. Se questa non è ipocrisia…

Addirittura abbiamo sentito dal Sindaco parole tragiche, se non fossero comiche, di un’aria pesante in paese, che non sarebbe normale vedere certe tensioni, non sarebbe opportuno, per Lui, dover perdere tempo dietro alle critiche. 

Ora il Sindaco, che è iscritto ad un Partito che di nome fa “democratico”, dovrebbe conoscerle le regole della democrazia. Il Parrino parrebbe non conoscerle più? 

Rivolgersi ad Enti superiori, al di fuori di Vergiate, è la prassi in un sistema istituzionale democratico, quando vi siano fondati dubbi che l’azione amministrativa della Giunta sia da verificare. 

Perchè anche se non piace dover rendere conto ad Enti superiori esterni, il nostro paese non è “El Paso ai tempi del Far West”, governato con il pugno di ferro da una specie di “sceriffo” che risponde solo a se stesso. 

Esistono controlli istituzionali superiori ed esterni, a cui anche il nostro Sindaco, se è necessario, deve rendere conto. 

Ed è inevitabile, in ogni caso legittimo, fare esposti al di fuori di Vergiate, se Lui stesso ha eretto un muro invalicabile per chiunque abbia idee diverse. 

Questo vale per Balzarini come per tutti i cittadini vergiatesi.

C’è del malcontento in Paese, l’opposizione “parlante” non fa sconti alla Giunta che mette in fila scelte sbagliate a raffica. 

Ma il Sindaco si indispettisce se anche i cittadini osano arrabbiarsi. Ecco la colpa delle tensioni in paese è solo ed unicamente degli atteggiamenti tenuti dal Sindaco stesso! 

La colpa non è di chi non vuole essere un suddito, ma solo di chi vorrebbe solo sudditi, a Vergiate! 

Vergiate 2030

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