Violenza sessuale in treno a Venegono, la vittima non riconosce uno dei due imputati

tribunale varese

VARESE – Colpo di scena questa mattina in aula al processo che vede imputate due persone per lo stupro avvenuto in treno all’altezza di Venegono Inferiore con un secondo tentativo di stupro alla stazione di Vedano Olona. Questa mattina, 15 settembre, in aula è stata sentita una delle due vittime, la ragazza che ha subito l’aggressione in stazione a Vedano Olona: non ha riconosciuto l’unico imputato presente, Anthony Gregory Fusi Mantegazza. Il giovane di 22 anni era stato fermato insieme al presunto complice degli abusi una settimana dopo i fatti.

I prossimi passi del processo

La seconda vittima verrà sentita con accompagnamento coatto in aula il 27 settembre e quella sarà la data cruciale. La giovane, che ha subito l’abuso più pesante, ha riconosciuto infatti entrambi gli imputati tramite riconoscimento fotografico. La ragazza sentita oggi, al contrario, non ha riconosciuto l’unico imputato presente in aula ma avrebbe invece indicato, sempre attraverso identificazione fotografica, un terzo soggetto. Anthony Fusi Mantegazza aveva ammesso davanti ai Carabinieri di essere stato presente sul treno al momento.

L’analisi del cappello

La difesa del ragazzo, rappresentata da Monica Andreetti (nella foto), segna un altro punto importante dopo l’analisi del colbacco che le giovani vittime avevano indicato come indossato da uno degli aggressori (anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza un uomo con indosso il copricapo): sul cappello, però, non sono state trovate tracce biologiche riconducibili a nessuno dei due imputati. Il 27 settembre l’avvocato Andreeetti chiederà la scarcerazione di Fusi Mantegazza e così probabilmente farà anche l’avvocato Fabio Bascialla che assiste l’altro imputato.

Venegono Inferiore stupro processo – MALPENSA24