VARESE – Più dei contagi, che negli ultimi sette giorni in provincia di Varese sono stati sostanzialmente stabili rispetto alla settimana precedente, è la situazione Viggiù a destare più di una preoccupazione. «Anche perché – ha spiegato Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria – al momento non siamo riusciti a ricostruire la provenienza di questa variante. E l’obiettivo principale è contenerne la diffusione». E per farlo c’è solo un modo: screening su tutta la popolazione viggiutese.
Tamponi a tappeto
Dopo domani l’attività di screening sui 5,300 abitanti di Viggiù dovrebbe essere completata. Ats ha avviato da ieri (mercoledì 17 febbraio) un punto dedicato alle Fontanelle ed effettuato i primi 700 tamponi. Oggi, giovedì 18 febbraio, altri mille cittadini sono stati convocati. Mentre tra venerdì e sabato, per facilitare l’accesso e completare l’operazione tamponi, l’accesso per i residenti di Viggù sarà libero, con una regola: domani corsia preferenziale per gli over 55, mentre sabato per gli under 55. Al fine di agevolare chi lavora. Punti tamponi operativi dalle 10 alle 16. «Con il sindaco – spiegano i vertici di Ats – stiamo verificando la possibilità di aprire un punto straordinario in paese per chi non può recarsi alle Fontanelle. Un punto mirato quindi, non aperto a tutta la popolazione. Tampone domiciliare per chi ha problemi di disabilità.
L’andamento del contagio scozzese
A fronte dell’anomalo aumento dell’incidenza (a Viggiù superiore di ben quattro volte) Ats si è mossa per comprendere il motivo di questa impennata e ipotizzato che il motivo fosse la circolazione della variante inglese. Nel sequenziamento dei tamponi, effettuato dal laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi del professor Fabrizio Maggi, è invece emersa la sorpresa di una nuova variante al momento “sconosciuta” in Italia, quella scozzese appunto. «E sulla base dei numeri non confortanti e al fine di contenere la diffusione – ha spiegato Catanoso – in accordo con Ministero della Salute e Regione Lombardia è stata imposta la zona rossa».
Tutto è iniziato in due scuole dell’infanzia.
Nel grafico riportato qui sotto è possibile ricostruire tutta l‘attività di screening effettuata da Ats Insubria, che si è via via allargato proprio con l’obiettivo di contenere la diffusione del virus, ma anche di “cercare” la variante scozzese.
Il quadro del contagio nelle scuole a Viggiù
Al via vaccinazioni over 80
Sono iniziate le vaccinazioni sulla popolazione più anziana. Con qualche problema logistico all’ospedale di circolo di Varese. A oggi in provincia di Varese i vaccini distribuiti sono 83 mila: la prima dose a circa 50 mila persone, la seconda a 34 mila persone.
I numeri sono ancora piuttosto bassi, come ha anche sottolineato Catanoso, il quale ha anche parlato dei possibili disagi che si possono verificare in questi primi giorni: «Anche perché vaccinare le persone anziane comporta qualche difficoltà in più legata alle problematiche dei soggetti e quindi il sistema predisposta necessità di qualche modifica rispetto a quanto prospettato».