Lago Maggiore Half Marathon: da Stresa a Verbania per ricordare e ripartire

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STRESA – Dopo un periodo davvero pesante, tra polemiche e processi per la tragedia che solo qualche settimana fa ha colpito pesantemente tutto il territorio, quel ramo del Lago Maggiore che va da Stresa a Verbania prova ad uscirne… di corsa. Si è svolta sabato 19 giugno la tredicesima edizione della Lago Maggiore Half Marathon che ha unito le due città con un lungo serpentone di runner a dare un importante segnale di vita dopo i fatti della funivia del Mottarone e i 16 mesi passati tra pandemia, lockdown e tamponi.

La gara da Stresa a Verbania

Gli organizzatori hanno studiato due gare in una: la classica mezza maratona da 21, 097 chilometri che parte dal lungolago di Stresa e arriva sul quello di Pallanza e una più breve da 10 chilometri con start a Baveno. Gli atleti, moltissimi anche dalla provincia di Varese e dell’Altomilanese con rappresentanti di San Marco, Bumbasina Run, Pro Patria, Mezzanese, Podismo&Cazzeggio, Cardatletlica, Running Saronno, Runners Varese, Gam Whirlpool e Runners Legnano, hanno potuto quindi riassaporare il gusto di una gara internazionale di alto livello. Il percorso è particolarmente scenografico e costeggia nella quasi interezza uno degli scorci paesaggistici più belli del mondo con i passaggi a Baveno, Feriolo e Fondotoce. Il caldo, come da previsione, è stato davvero un duro avversario, ma i runner non mollano mai e l’arrivo a Pallanza li ripaga di ogni sforzo. Perfetta la macchina organizzativa, con tantissimi e disponibili volontari delle società amiche, della Croce Rossa, della Protezione Civile e delle Forze dell’ordine sia in partenza che sul percorso e all’arrivo, quasi maniacali nel far rispettare le misure anticovid e dimostrare quindi che si può organizzare anche grandi eventi di questo genere. Commovente il ricordo delle vittime della tragedia del Mottarone: sul pettorale di ciascun atleta è stato stampato un cuore stilizzato con il numero 14: si riparte ma non si dimentica.

I risultati

Nella mezza maratona competitiva maschile, come da pronostico la lotta è tra i big che rivedremo alle Olimpiadi di Tokyo. Sul finale lo svizzero Julian Wanders (1:02:42) stacca il campione norvegese Sondre Moen (1:03:00), terzo il keniota Matthew Kibarus in 1:07:52. Primo degli italiani il torinese Alessio D’Alessandro che chiude in 1:09:51. In campo femminile Lorenza Beccaria 1:20:10 supera l’elvetica Samira Schnuriger e Elisa Almondo. Sulla distanze breve da 10 chilometri, tra gli uomini domina Marco Giudici in 31:23, seguito da Antonino Lollo, Thomas Floriani e dal portacolori della Cardatletica Giovanni Vanini. Tra le donne la palma della migliore va a Giovanna Selva (35:43) che stacca Ilaria Fantigrossi, Simona Bolchini e Greta Gallazzi del Running Saronno. Da sottolineare la presenza nella gara della Mezza Maratona di una delegazione di M24 che ha potuto godersi il ritorno alle gare su strada e apprezzare gli forzi degli organizzatori. Non è mancato ai nastri di partenza nemmeno il sindaco runner di Verbania Silvia Marchionini.

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