I segreti degli affreschi del castello Visconti di San Vito. Le ricerche di D’Ancona

Somma lombardo castello affreschi

SOMMA LOMBARDO – Domani 15 luglio alle 18 nel cortile d’onore del maniero di Somma Lombardo sarà presentato il volume “Gli affreschi del castello Visconti di San Vito”. L’opera edita da Prodigi Edizioni, grazie al generoso contributo della Fondazione Visconti di San Vito, del Comune di Somma Lombardo, della Fondazione Comunitaria del Varesotto e della ditta Secondo Mona, è frutto delle ricerche di Lorenzo D’Ancona dottore magistrale in Storia e Critica dell’Arte e da anni guida volontaria in Castello.

Gli affreschi in Castello

Il volume analizza la fortuna critica degli affreschi e ne ricostruisce la possibile committenza viscontea dalla quale emerge, oltre alle tangenze con la cultura artistica milanese di inizio Seicento, un fortissimo legame con l’arte fiamminga grazie alla scoperta di numerose incisioni nordiche che funsero da modello per gli affreschi e che aprono nuove riflessioni sul ciclo decorativo. Lo dimostra la foto in alto che ritrae particolare del Salone d’onore detto delle Divinità, un’opera della Bottega Lombarda risalente al Seicento. Nel 1992 Alessandro Morandotti attribuiva gli affreschi del Castello Visconti di San Vito a Carlo Antonio Procaccini, fratello dei ben più famosi Camillo e Giulio Cesare, datandoli entro il 1609 mentre nel 2005, Andrea Spiriti optava invece per le botteghe dei Pozzo di Valsolda e Avogadro di Tradate. La spinosa questione sulla paternità del ciclo è rimasta irrisolta per assenza di prove stilistiche definitive.

La presentazione

Oltre all’autore del libro, interverranno il presidente della Fondazione Visconti di San Vito, Gaetano Galeone, e Mara Poli, architetto e membro del Comitato eventi.

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