LAVENO MOMBELLO – Due comuni tra Lago Maggiore e Valcuvia sono destinatari dei finanziamenti stanziati da Regione Lombardia attraverso il bando per la riqualificazione dei borghi storici. Si tratta di Laveno Mombello, dove il progetto presentato dal Comune riguarda il borgo antico nei pressi di villa Frua, e Casalzuigno, dove si interverrà nelle varie frazioni che compongono il paese, tra cui Arcumeggia.
A Laveno rinasce il borgo antico
Il Comune di Laveno Mombello ha ottenuto 1 milione di euro da Regione Lombardia, che andranno a sostegno di un progetto preliminare che ha un importo stimato di 1 milione e 400mila euro. La parte restante sarà coperta con un cofinanziamento dell’amministrazione comunale. Ad entrare nel merito dell’idea è il sindaco Luca Santagostino. « Si tratta di un progetto che abbiamo definito a inizio mandato, un’iniziativa che era già prevista nel nostro programma elettorale. L’obiettivo è quello di valorizzare il borgo antico di Laveno». Si interverrà dunque con una riqualificazione della parte retrostante il palazzo comunale di Villa Frua e dell’area che dal palazzo porta verso il lungolago De Angeli.
Dal lago al borgo
«Oggi i turisti che fruiscono del lago non si spostano nel borgo antico perché non ci sono collegamenti – spiega il sindaco – con questo progetto vogliamo sfruttare l’attrattività del lago portando le persone verso il borgo, da cui si può arrivare anche alla partenza della Funivia». L’intervento prevede innanzitutto la riqualificazione del parcheggio di via Repubblica, attualmente sterrato. Da lì si percorre la via alla Pergola giungendo al borgo antico e a Villa Frua, dove un portone verrà lasciato sempre aperto per consentire alle persone di entrare nel parco del palazzo comunale. Un caseggiato attualmente dismesso situato nel parco sarà riqualificato e ospiterà un locale food & beverage, e sarà realizzata una piccola piazzetta. I visitatori saranno dunque invogliati a vivere lo spazio del parco, da cui potranno anche scendere verso il lago grazie alla riqualificazione di due strade: via Palestro e via Marsala. «L’obiettivo – continua il primo cittadino – è ridare attrattività al centro storico, dove una volta c’erano ristoranti e botteghe e ora non ci sono più perché non c’è passaggio». Ora il Comune attende indicazioni dalla Regione sui tempi di esecuzione del progetto. «Vorremmo poter partire con la fine dell’estate 2022 per non creare disagi alla stagione turistica, in modo da avere i nuovi spazi fruibili per l’estate 2023».
A Casalzuigno rivivono le frazioni
Per il Comune di Casalzuigno invece il finanziamento disposto da Regione Lombardia ammonta a 436mila euro. Il progetto presentato dall’amministrazione comunale riguarda la valorizzazione dei borghi che compongono il paese, a partire dal nucleo a valle di Casalzuigno per salire fino alle frazioni di Arcumeggia, Aga e Ronco di Casale. «L’obiettivo – spiega il sindaco Danilo De Rocchi – è cercare di implementare la vita all’interno dei borghi storici e aumentare l’interesse da parte dei cittadini nel venire a viverci». L’importo totale del progetto è stimato intorno ai 500mila euro: il contributo regionale coprirà quindi la quasi totalità dei costi. Per i tempi di realizzazione l’amministrazione si confronterà con la Regione.
Ad Arcumeggia interventi allo Iat
Gli interventi nei borghi saranno soprattutto di tipo strutturale, tra cui la riqualificazione di antiche testimonianze come i lavatoi. Ad Arcumeggia, il primo paese dipinto nato in Italia negli anni Cinquanta, ci si concentrerà in particolare sull’edificio liberty dell’ex scuola elementare, dove ha sede attualmente lo Iat. Il progetto prevede un intervento di sistemazione degli spazi interni a favore della fruizione da parte dei turisti. Una struttura che sarà dedicata dunque all’accoglienza e che fungerà da porta di ingresso al borgo. E ci sono novità anche per l’esterno dell’edificio. Un altro progetto, che vede in questo caso protagonista la Provincia di Varese, porterà nel 2022 al restauro dell’affresco di Innocente Salvini che campeggia sulla parete principale, intitolato “La spartizione della polenta in famiglia”.
