Disordine e indisciplina tra i Fratelli di Varese: arriva il commissario Martignoni

telecamere spente martignoni

VARESE – Sarà Giuseppe De Bernardi Martignoni a dover riportare “ordine, disciplina e gerarchia” tra gli indisciplinati Fratello d’Italia varesini. Divisi, diversi e discoli. Oltre che incapaci di mettere a frutto l’onda crescente di consensi ovunque tranne che a Varese. Ma abili a “bisticciare” platealmente al momento del voto in consiglio comunale, dove i meloniani sono presenti con due consiglieri (Salvatore Giordano e Luigi Zocchi) ormai agli antipodi sia come vision sulla conduzione politica del partito, sia come linea da tenere a Palazzo Estense. Insomma un bel guazzabuglio che dalla campagna elettorale in poi si è aggrovigliato fino al punto di esplodere in un commissariamento che ha il sapore “dell’adesso basta. Questo è un partito, forse il primo del centrodestra e in Italia, non un asilo“.

Il Fratello Beppe

Inutile girarci intorno. Varese ha dato più dolori che gioie al coordinatore provinciale Andrea Pellicini. Il quale ha dovuto lasciare spesso la sua amata Luino per “correre” nel capoluogo a fare gli straordinari da capo provinciale dei meloniani. Dove, prima a fari spenti, poi in maniera sempre più spudorata, si sono dati battaglia in campo aperto due anime: quella più militante guidata da Salvatore Giordano e quella più “chic”, intellettuale e frizzante che fa capo al Circolo di tricolore e a Mariella Meucci, vicinissima ai “Repubblicani” Daniela Santanché e Mario Mantovani e prima sostenitrice di Luigi Zocchi.

Di riffa o di raffa (fino a questo punto) ha quasi sempre avuto la meglio Meucci che sul nome di Zocchi ha fatto il diavolo a quattro, facendo “digerire” al partito la figura del farmacista come punto di riferimento e bandiera del partito a Varese. Tanto che i Fratelli vicini Giordano hanno fatto buon viso a cattiva sorte (in attesa di tempi migliori) al momento di scegliere il capolista (Fratelli d’Italia, originali, ne avevano due, ndr) e il capogruppo in consiglio (ovvero Zocchi, ma dicono ancora per poco, ndr).

E i tempi migliori potrebbero arrivare con il commissario De Bernardi Martignoni. Il quale arriva a Varese, circolo amico all’interno della geografia politica del partito, poiché più vicino ai Fratelli gallaratesi che a quelli bustocchi fedeli al nuovo che avanza Emanuele Antonelli per mettere un po’ tutti in riga. E la dimostrazione che sull’asse Luino Varese Gallarate c’è intesa è arrivata dall’urna provinciale, dove i voti dei meloniani sono andati all’uomo sostenuto (ed eletto a Villa Recalcati) da Martignoni. Ovvero quel Marco Colombo che ha tagliato fuori il saronnese Guaglianone, sulla carta sostenuto proprio da bustocchi. Ma non solo.

Mettere pace e impostare il futuro

Giuseppe De Bernardi Martignoni non ha certo bisogno di presentazioni. Tanto che in Fratelli d’Italia sono in tanti a pensare che: “E’ lui il partito in provincia di Varese”. Vicino da sempre a Ignazio La Russa, una storia politica tutta a destra e mai in rotta con Andrea Pellicini. Con il quale hanno condiviso anche l’esperienza da assessori a Villa Recalcati. Insomma Fratelli diversi (perché hanno stili differenti), ma con stima reciproca. Che quando serve, come in questo caso a Varese, mettono a sistema per il bene del partito.

«Azzerare dissidi e incarichi per ricostruire e guardare al futuro». Questo l’incarico che Pellicini ha affidato al commissario De Bernardi Martignoni. Lasciando intendere che dovrà fare ordine e riportare disciplina e gerarchia in Fratelli d’Italia Varese, ma anche nel Circolo tricolore, anima culturale di Fratelli d’Italia, non organica ma con ambizioni di diventare egemone. Un obiettivo che Martignoni porterà in porto a modo suo: ascoltando tutti, ma senza mai venir meno alla linea, ovvero che un militante “o milita” e si adegua o “tanti saluti”. Ma non solo.

Il Fratello Beppe inoltre arriva a Varese anche per impostare il futuro. Che in due parole significa elezioni regionali e politiche. Appuntamenti non molto lontani e sui quali (o per Milano o per Roma) Andrea Pellicini potrebbe avere parole a proposito di una sua candidatura. Aspirazione che in segreto coltiva anche il sindaco di Busto. E nel gioco delle forze interne, con Martignoni a Varese, si punta a pesare di più.