Bardello, Malgesso e Bregano dicono Sì al referendum: fusione approvata

Uno dei due seggi allestiti presso il Municipio di Bardello

BARDELLO Il comune unico di “Bardello con Malgesso e Bregano” diventerà realtà. Nei tre centri del varesotto, dove ieri 20 febbraio si è svolto il referendum per approvare il progetto di fusione, ha vinto il Sì in maniera netta (quasi il 70%), anche se è stata bassa la partecipazione al voto. Partirà ora l’iter che porterà alle elezioni per il nuovo comune unico entro l’estate del 2023.

Sì in tutti e tre i comuni

Il è giunto in maniera convinta in tutti e tre i centri: era necessaria infatti l’affermazione in ogni comune per dare il via libera alla fusione. La partecipazione è stata bassa: a votare solo il 35% degli elettori. Ma il referendum non richiedeva un quorum minimo. Nel complesso si è espresso a favore della fusione il 69% degli elettori, con 764 voti su 1114 persone che si sono presentate ai seggi. 350 i contrari. A Bardello, il comune più grande dei tre, sono stati 302 i favorevoli e 152 i contrari (più 2 schede bianche) su un totale di 456 elettori. Il Sì ha ottenuto il 66%. A Malgesso 245 i Sì (il 64%) e 138 i No. A Bregano su 276 votanti sono stati in 216 a scegliere il Sì, il risultato migliore dei tre comuni (78%).

Ora parte l’iter

Il voto del referendum ha sancito dunque la volontà popolare di aderire al progetto di fusione lanciato dalle tre amministrazioni, che porterà ad una serie di vantaggi economici. Si passerà innanzitutto dalle attuali 39 persone fra amministratori, segretari, revisori dei conti a 15 persone, con un risparmio di circa 44mila euro all’anno. Il nuovo comune inoltre avrà accesso a contributi statali pari a 569mila euro all’anno per 10 anni, fondi straordinari concessi dal Governo per le fusioni di comuni. Ora inizierà il lungo iter in Regione Lombardia per far diventare effettiva la fusione, con il passaggio in consiglio regionale per l’istituzione del nuovo ente previsto entro fine anno. A Bardello questa primavera si andrà comunque alle urne come previsto, e il sindaco che verrà eletto resterà in carica solo per pochi mesi. A Malgesso e a Bregano, che invece non sono in scadenza, resteranno in carica i sindaci attuali per tutto il 2022. A inizio 2023 invece sarà nominato un commissario in vista delle elezioni per il nuovo comune unico entro l’estate del prossimo anno.

«La gente ha capito»

A commentare l’esito del voto è il sindaco di Bardello Luciano Puggioni. «Siamo soddisfatti, non era scontato: non avevamo sentore di quello che fosse il risultato finale. Avevamo fiducia ma era un’incognita. Il lavoro che abbiamo fatto nel sensibilizzare la gente per spiegare quali sarebbero stati i vantaggi e i problemi che avremmo potuto risolvere è stato capito dai residenti. I tempi sono cambiati, non si può più stare nel proprio guscio in un piccolo paese. I costi di un’amministrazione sono sempre più, soprattutto per sociale e manutenzioni, mentre gli introiti sono sempre meno. Non c’era un futuro per comuni così piccoli». Con i fondi in arrivo grazie alla fusione potranno essere realizzate nuove infrastrutture e migliorati i servizi. «Si potranno attirare anche altri residenti – commenta il sindaco – e far crescere ancora di più il paese, anche recuperando il patrimonio immobiliare esistente e facendo diventare il nuovo paese unico anche più bello esteticamente». Il caso di “Bardello con Malgesso e Bregano” è il terzo esempio di fusione riuscita negli ultimi anni in provincia di Varese, dopo “Maccagno con Pino e Veddasca” e “Cadrezzate con Osmate”.