Il “renziano” Librandi va con +Europa: in corsa con il centrosinistra a Milano sud

MILANO – Ha lanciato Italia Viva con Matteo Renzi e fondato L’Italia c’è, piattaforma che ha anticipato il Terzo Polo di Calenda e Renzi, ma ora alle elezioni corre con +Europa: il deputato uscente di Saronno Gianfranco Librandi sarà il candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale della periferia sud di Milano e capolista nel proporzionale nel collegio di Monza per il partito di Emma Bonino.

La virata

L’annuncio è di questa mattina, 22 agosto, alla vigilia della chiusura delle liste elettorali: l’imprenditore di Saronno Gianfranco Librandi, alla Camera dal 2013 quando era stato eletto con Scelta Civica (il partito dell’ex premier Mario Monti), dopo essere stato rieletto nelle file del PD nel 2018, stavolta correrà alle elezioni politiche sotto la bandiera di +Europa, il partito che dopo lo strappo di Carlo Calenda ha rotto l’alleanza con Azione ed è rimasta nella coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico.

Le candidature

Ed è proprio con l’appoggio di tutto il centrosinistra che Librandi si candiderà nel collegio uninominale di Milano sud, il numero 8 della circoscrizione Lombardia 1 della Camera. Si tratta di uno dei tre collegi della metropoli, ritenuti favorevoli al centrosinistra, che la coalizione ha assegnato alle forze “centriste” della coalizione, dato che nel numero 9 del centro di Milano si accasa il leader di +Europa Benedetto Della Vedova, mentre il numero 7 di Milano nord è stato assegnato a Bruno Tabacci, cofondatore di Impegno Civico insieme a Luigi Di Maio. Per Librandi ci sarà anche un “paracadute” nel proporzionale: sarà infatti capolista del collegio plurinominale Lombardia 1-02 di Monza-Sesto San Giovanni e numero 2 in Calabria dietro a Dorina Bianchi, già sottosegretaria ai beni culturali, ex Udc e Ncd.

E Renzi?

La notizia è quindi che il più “draghiano” tra i renziani sarà dunque un avversario, seppure non diretto, di Matteo Renzi, che insieme a Calenda guida quel Terzo Polo che lo stesso Librandi ha sempre auspicato, anche fondando il suo nuovo partito “L’Italia c’è”. Il cui leader naturale però sarebbe dovuto essere il sindaco di Milano Beppe Sala, che però non ha aderito al Terzo Polo, mentre anche l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che con L’Italia c’è aveva lanciato la Lista Civica Nazionale, ha rinunciato alla candidatura con il Terzo Polo preferendo rimanere fermo ai box.

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