«Allacciare Borsano al teleriscaldamento costerà ad Amga oltre 7 milioni in più»

legnano amga inceneritore teleriscaldamento

LEGNANO – Uno «spreco enorme di denaro pubblico». È quello che provocherebbe l’allacciamento del teleriscaldamento di Legnano e di Busto Arsizio all’inceneritore di Borsano (nella foto, la sala di controllo) secondo il consigliere comunale legnanese Franco Brumana, che dopo aver fatto “i conti della serva” ha concluso che l’operazione comporterebbe una spesa maggiore di oltre 7 milioni di euro rispetto alla possibilità di potenziare l’attuale centrale nella sede Amga di Legnano.

Il consigliere del Movimento dei Cittadini ha presentato in merito ieri, venerdì 11 novembre, una interrogazione al sindaco di Legnano che non sarà discussa nel consiglio comunale di martedì prossimo, 15 novembre, convocato su richiesta delle opposizioni proprio per discutere tra l’altro dell’utilizzo dell’inceneritore per il teleriscaldamento e del piano industriale di Neutalia, ma nelle intenzioni del proponente servirà comunque a «dare concretezza alla discussione perché la mia mozione riguarda, di fatto, una questione formale e cioè la mancanza dei poteri del sindaco in assenza di una delibera di indirizzo del consiglio comunale, e l’inadeguatezza del sedicente piano industriale».

I “conti della serva” del consigliere legnanese

In base all’analisi dei costi svolta da Brumana, «Amga si appresta all’assurdo collegamento del teleriscaldamento con l’inceneritore di Borsano distante quasi 6 km. Le tubazioni saranno lunghe il doppio perché l’acqua, dopo aver ceduto il calore, dovrà tornare alla centrale termica. È buona regola che la centrale termica sia il più vicino possibile agli utenti, per limitare la fisiologica dispersione di calore. Inoltre Amga subirà costi molto importanti e proporzionali alla distanza per l’energia elettrica necessaria al funzionamento delle pompe che devono spingere l’acqua».

Il consigliere civico prosegue con quelli che chiama i “conti della serva” sulla realizzazione delle opere necessarie all’allacciamento con Borsano e sulla possibile scelta alternativa di potenziare la centrale termica. «Nella conferenza stampa del 5 ottobre è stato dichiarato che il costo previsto per l’allacciamento degli impianti di teleriscaldamento sia di Legnano che di Busto Arsizio ammonterebbe a 16 milioni di euro. Il costo per Amga quindi può essere calcolato, suddividendo a metà l’importo totale, in almeno 8 milioni, anche se Agesp potrebbe pretendere di pagare di meno per la minore distanza del suo impianto dall’inceneritore».

«Una caldaia in più costerebbe solo 200.000 euro»

Per Brumana «le due ipotesi nella delibera del consiglio comunale di Legnano del 2014 sull’entità del possibile prelievo di energia termica dall’inceneritore indicano i dati di 6 megawatt e di 13 MW solo per Amga; con una valutazione ottimistica si può considerare anche il dato di 8 MW. Al settembre 2017 la rete di teleriscaldamento disponeva di una potenza termica erogata dalla centrale di cogenerazione pari a quasi 55 MW. Quindi, sommando questa potenza termica a quella aggiuntiva del teleriscaldamento nelle tre ipotesi sopra indicate, si perverrebbe a una potenza termica di circa 60, 68 e 63 MW. Ne consegue che l’apporto di calore derivante dall’inceneritore corrisponderebbe appena al 10%, oppure al 20 o al 12%».

Insomma, il teleriscaldamento continuerebbe a funzionare in massima parte con l’energia prodotta con il consumo del gas nella sua attuale centrale termica e non con l’incenerimento dei rifiuti, «come si è fatto intendere con un’abile campagna pubblicitaria. L’aumento di potenza, se fosse ritenuto necessario – conclude Franco Brumana – potrebbe essere garantito con una o più caldaie che avrebbero un costo molto inferiore rispetto all’allacciamento all’inceneritore». Costo che, sempre secondo le stime del consigliere, tra acquisto e installazione non supererebbe i 200.000 euro per una caldaia da 5 MW; per arrivare a 10 MW in più, basterebbero dunque 400.000 euro. «Quindi, anche considerando le possibili variazioni determinate da una maggiore o minore potenza termica, si dovrebbe comunque rilevare un divario tra i costi del potenziamento della centrale a gas e l’allacciamento al teleriscaldamento certamente superiore a 7 milioni di euro».

legnano amga inceneritore teleriscaldamento – MALPENSA24