A Beata Giuliana si sperimenta la Zona 30. Sensi unici per le auto, bici a doppio senso

BUSTO ARSIZIO – Dietro alla rivoluzione dei sensi unici a Beata Giuliana c’è molto di più. Lo ha spiegato in commissione lavori pubblici ieri sera, 11 luglio, l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo, in risposta ad un’interrogazione del PD. «Sperimenteremo, per non mesi di sei mesi, l’istituzione di una zona residenziale» annuncia Loschiavo. Si tratta di quelle che vengono normalmente definite “Zone 30”, già previste nell’ambito del Piano Urbano del Traffico varato nella passata consigliatura.

La “zona residenziale”

Quella di Beata Giuliana sarà un’area viabilistica in cui verrà data «priorità agli utenti deboli, pedoni e biciclette – spiega l’assessore – ci saranno cartelli di ingresso che segnaleranno questa vocazione e chi vorrà avventurarsi in auto non dovrà lamentarsi se si trova in coda ad un ciclista che va a 20 chilometri orari». D’altra parte, i nuovi sensi unici previsti nelle vie residenziali del quartiere non costringeranno i ciclisti ai “giri dell’oca”, perché «all’interno dell’area residenziale sperimenteremo il doppio senso per le bici con indicazioni sulla segnaletica orizzontale e verticale».

«Sperimentazione da estendere»

Una vera rivoluzione che, nelle prospettive di Loschiavo, dovrebbe entrare in vigore «già a settembre, almeno si spera. Dipenderà dai tempi tecnici di attuazione delle opere a cura di Agesp Attività Strumentali». La sperimentazione durerà «non meno di sei mesi», con un monitoraggio su eventuali correttivi, dopo che ci sarà «un assestamento dei flussi di traffico». Ma l’obiettivo dichiarato dell’assessore è di estendere questo modello «ad altre aree, sperando che la sperimentazione di Beata dia esito positivo». Non verrà realizzata invece, almeno per ora, la rotatoria tra via Minghetti e viale Stelvio: «Sia in previsione del PUMS, sia in attesa di indicazioni sul progetto del nuovo ospedale».

Rogora chiede «coraggio»

Al suo successore ha suggerito di «avere coraggio» l’ex assessore alla partita., oggi consigliere comunale, Massimo Rogora: «Non si può tentennare, la viabilità a Busto va rifatta. Se stiamo ad ascoltare il signor Colombo e il signor Bianchi non andiamo da nessuna parte». Rogora spinge in particolare per i sensi unici: «Sono cinque, non sono mille. Vanno fatti e basta. In città abbiamo dei carrugi, come in Liguria, dove parcheggiano ambo i lati e doppio senso. O diventano sensi unici o divieti di sosta».

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