Accam, c’è la roadmap della NewCo. I risparmi alle compensazioni sul territorio

BUSTO ARSIZIO – Accam, fissata la roadmap per la NewCo: in tre tappe l’operazione che porterà al salvataggio dell’impianto e alla sua ristrutturazione. A definire il percorso sono Agesp, Amga e Cap, le tre società che si “spartiranno” le quote della nuova società che acquisirà da Accam la gestione dell’inceneritore di Borsano, per il suo successivo rilancio. «Riservatezza sì, ma non segretezza – chiariscono le partecipate in una nota congiunta – finita l’istruttoria i dati saranno disponibili». E annunciano che gli eventuali risparmi dell’operazione saranno destinati alle «compensazioni sul territorio che ospita l’impianto».

La nota

È una nota congiunta tra i tre attori dell’operazione – le partecipate di Busto Arsizio e dei comuni dell’Altomilanese, Agesp Spa e Gruppo Amga Spa, e Gruppo Cap, il gestore del servizio idrico integrato della città metropolitana di Milano – a fare il punto della situazione dopo che il 23 aprile scorso è stata presentata all’assemblea dei soci di Accam una proposta di acquisto dell’impianto, attraverso la NewCo. Atto che dà il via alla roadmap per il futuro della società.

Le tappe

Il primo passo è legato ai risultati delle due diligence, in particolare quelle ambientali, attesi nei prossimi giorni. Il secondo è l’approvazione del bilancio di Accam per il 2019 e 2020, per «poter fare riferimento a numeri e valori certi e condivisi, che saranno la base per il piano economico e finanziario». Che rappresenta la terza, decisiva, tappa del percorso. Base del «piano di avvio delle attività, che permetterà di arrivare a un vero e proprio piano di sviluppo verso la riprogettazione dell’impianto e del suo ruolo all’interno di un processo di economia circolare». Il PEF sarà presentato nelle prossime settimane.

«Passaggi riservati, non segreti»

«Fase complessa e in continua evoluzione – si legge nella nota – in cui la riservatezza è nell’interesse di tutte le parti, in primis dei lavoratori di Accam, e delle aziende coinvolte che, avendo in alcuni casi emesso titoli quotati, devono tutelare gli investitori e i cittadini che sono, tramite le amministrazioni comunali, i loro soci. Ciò non significa che gli atti siano segreti, infatti, non appena sarà conclusa l’istruttoria, tutti i dati raccolti e verificati diventeranno disponibili». Inoltre si scopre che su proposta di Cap Holding i soci «destineranno le eventuali sopravvenienze attive da risparmi fiscali frutto dell’operazione al finanziamento delle compensazioni sul territorio che in questi anni ha ospitato l’impianto».

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