Acqua calda all’asilo di Golasecca dopo 30 anni. «Al centro il benessere dei bimbi»

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GOLASECCA – L’acqua calda scorre nei bagni dei bambini all’asilo infantile Rigolli di Golasecca. Un problema che dura da trent’anni è stato risolto in una settimana. A renderlo noto è il direttivo della scuola con una comunicazione sui social: «Abbiamo raccolto la vostra segnalazione – si legge nel post rivolto direttamente ai genitori – e ci siamo attivati sin da subito per cercare una soluzione». E così è stato: in pochi giorni, a fronte dei 30 anni precedenti, il problema è stato risolto. Più una necessità che un capriccio. Soprattutto in tempo di Covid, in cui l’igiene personale diventa una priorità per contenere la diffusione del virus e i bambini sono chiamati a lavarsi le mani più volte durante l’arco della giornata. Ma ora la scuola, in qualità di «servizio educativo», coglie l’occasione per mettere i puntini sulle i, da interpretare come «stimolo di riflessione congiunta per gli “adulti che educano”». Anche in relazione al polverone mediatico che si è sollevato intorno alla questione, suggerendo per il futuro altre modalità di confronto.

Le modalità

Lavarsi le mani con l’acqua fredda non ha mai creato problemi irrisolvibili, si sa. Coi tempi che corrono però non è poi strana la richiesta avanzata da alcuni genitori. Per altri, come si legge sui social, si trattava di una questione che poteva anche essere scavalcata, o comunque non era considerata una necessità. In ogni caso la scuola lo sa bene, tanto che una soluzione è stata messa sul tavolo in tempi rapidi. Ora più che altro si parla delle modalità che hanno portato a un risultato che di fatto mette tutti d’accordo. Anche chi su Facebook si è sbilanciato un po’, puntando il dito (senza girarci intorno) su chi si è affidato ai giornali. La domanda che si pone la scuola, infatti, è: «Enfatizzare il problema porta a una soluzione più rapida? O crea maggiore confusione e rallenta la capacità di dare una risposta efficace?». Forse la prima, visto il rumore che ha fatto la notizia. Ma ora si guarda oltre, nell’eventualità ci fossero altri casi da discutere.

Lavorare insieme per un unico obiettivo

La richiesta della scuola si basa sul lavoro di squadra. «Spesso gli ostacoli e i problemi permettono di trovare soluzioni e migliorare un sistema», scrivono. «Ma la collaborazione è fondamentale, i componenti dell’organizzazione devono avere fiducia e sostenersi a vicenda». Un modo di affrontare la questione anche da un punto di vista educativo: «Quando c’è un problema, se c’è alleanza e comprensione, questo diventa occasione di crescita». Vale ora come come in futuro, con la richiesta di affrontare divergenze e difficoltà segnalando «sempre via email, il canale più semplice e diretto per trovare una soluzione efficace». Concludono così: «Ricordiamo a tutti che abbiamo un obiettivo comune: il benessere dei bambini». Da prendere in considerazione «soprattutto quest’anno, che i problemi sono davvero tanti. Ce la stiamo mettendo tutta per diventare un servizio sempre più di qualità e di riferimento per la comunità».

Golasecca, all’asilo Rigolli acqua fredda da 30 anni. Ora i genitori alzano la voce

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