Basket, la Robur riparte dai giovani. Andrea Colombo: “Riscopriamo la roburinità”

Andrea Colombo Robur Varese
Andrea Colombo (Robur Varese)

VARESE – E’ andata in archivio una stagione difficile, complessa per motivi sportivi (salvezza all’ultima giornata strappata sul campo di Piadena) e per motivi extra-cestistici (Covid, infortuni e spese extra per le trasferte in Sicilia). Mantenuta la serie B, la Coelsanus doveva capire da dove ripartire. Per il Direttore Sportivo Andrea Colombo la risposta è stata immediata. “Ripartire dalla roburinità”, cioè il vecchio spirito che ha sempre contraddistinto la Robur nella sua capacità di credere e valorizzare i giovani.

Una scelta filosofica

Per la prossima stagione abbiamo fatto una scelta filosofica ed è stata quella di tornare alle origini. Volevamo una formazione più giovane e più varesina. Messe in archivio le difficoltà dell’anno scorso, siamo ripartiti dalla roburinità. Ad incominciare dall’allenatore (Gabriele Donati), che con noi ha percorso un lungo cammino a partire dal minibasket fino ad arrivare alla conquista di un titolo nazionale. Non lo nascondiamo, sono stati per noi due anni durissimi e quindi abbiamo anche dovuto inevitabilmente comprimere i costi.

Lo “spirito Robur” e la linea verde

Punteremo a valorizzare i ragazzi di Varese in una intrigante formula 5+5. Somaschini, Librizzi, Dal Ben, Trentini, Virginio, Macchi, Sorrentino e Magugliani saranno i nostri giovani che lanceremo definitivamente in prima squadra. Attorno a loro ci abbiamo messo attorno un po’ di sostanza con i senior (Maruca, Spatti, Pilotti, Allegretti e Gaye), che saranno indispensabili per dare punti di riferimento, per crescere il rendimento complessivo e per essere leader dentro e fuori dal campo. Individuare un veterano come Pilotti, insieme alle bandiere “storiche” Allegretti e Maruca, non è stato casuale anche per lo spogliatoio e devo dire che tutti i ragazzi che sono qui sono stati per noi delle prime scelte. Altra particolarità è che sarà una “squadra a chilometro zero”, nel senso che l’unico atleta che ospiteremo a Varese sarà Alessandro Spatti. E’ una scommessa intrigante e che mi piace molto, chiaro che poi dipenderà dalle risposte dei giovani. Garantisco che la Robur partirà per fare il meglio al massimo delle sue possibilità, mettendoci sempre impegno e entusiasmo al 150%. A fine stagione tireremo la riga e vedremo i risultati che, non dimentichiamolo, dipendono anche dagli avversari. Coach Donati vuole puntare su un basket aggressivo, fatto di difesa forte e di corsa. Sicuramente non sarà facile, ma noi contiamo prima di tutto di mantenere la categoria.

Virginio, Librizzi e lo “spirito di buon vicinato” con la Pallacanestro Varese

Nessun accordo “strutturale” con la Pallacanestro Varese e con la Academy. Abbiamo però voluto muoverci secondo le logiche del buon senso e dello “spirito di buon vicinato”. Virginio e Librizzi sono due giocatori molto interessanti, che hanno firmato il loro primo contratto, che saranno aggregati alla serie A, ma che non sono ancora pronti per giocare da protagonisti in serie A. La Robur costituiva per loro la soluzione più comoda dal punto di vista logistico e per lo spirito di costruzione della squadra. Abbiamo voluto fare un ragionamento comune nell’ottica di non essere miopi rispetto agli interessi di ciascuno, tanto che due nostri ragazzi del 2005 sono andati alla Academy per rafforzare il loro gruppo. Il fatto di essere contenti in tre (Robur, Pallacanestro Varese e Varese Academy) è un punto di partenza importante. Noi abbiamo garantito la fiducia della Robur ai giovani (i nostri, così come Virginio e Librizzi), per dar loro la possibilità di giocare da protagonisti, senza pressione e aiutandoli in un proprio percorso di crescita personale. Prima di diventare atleti da serie A saranno chiamati ad avere un buon impatto in serie B. Se poi cresceranno bene, allora vorrà dire che ci avremo guadagnato tutti.

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Andrea Colombo Robur Varese – MALPENSA24