AQUILOTTO DELLA VALLE DEL SEVESO: “Milan asfaltato, Immobile come Inzaghi”

teodor

Teodor Nasi

Dopo la sconfitta con l’Inter la Lazio ha asfaltato il Genoa, è inciampata a Bologna, ha recuperato contro l’Atalanta in un pareggio che ha il sapore di un trionfo, ha massacrato Fiorentina e Torino e stasera ha distrutto il Milan, dopo una partita tutto sommato equilibrata. Il Milan carica con eleganza, ma senza mordente. Un animale come Bastos morde Piatek appena riesce. E poi Immobile fa il secondo gol di testa delle ultime settimane. Intendiamoci, non è che ha dribblato sei milanisti, correndo come Maradona drogato a Città del Messico contro l’Inghilterra, ma è al posto giusto, la butta dentro. E da fine settembre che lo fa. Senza sforzi, guai a farsi male, ma lo fa. Sta diventando sempre più come Pippo Inzaghi. Il nulla che segna con una buona squadra intorno. E va bene così. A nessun tifoso intelligente può piacere, ma fa il suo dovere e tanto basta. Calanoglu, Calabria e Piatek sono il Milan. Luis Alberto, Bastos e Lulic hanno un solo compito contro di loro: seek and destroy. E lo fanno senza complimenti. Bastos esagera un po’ segnando nella nostra porta, ma lo si perdona. Per il resto c’è la Lazio. Donnarumma fa qualche miracolo, ma quando si trova davanti la calata da aquila reale del Tucu, che sublime taglia la difesa del Milan facendo tutto da solo, non essendo Immobile, ebbene il portiere del Milan con il look da figlio di Al Baghdadi deve cedere. La fucilata di Correa è un pugno in faccia ad un ottimo Milan, segno di una Lazio un po’ superiore. Da quando Immobile fa ciò per cui lo si paga, la squadra funziona. In sintesi: Ciro ha smesso di vanificare gli sforzi eroici di una buona squadra, senza pretese, ma concreta e sempre lì, in alto.

 

AQUILOTTO valle Seveso Malpensa24