Azione riparte da Gallarate. Pastorella: «Con noi le battaglie liberali del Berlusconi delle origini»

GALLARATE – Arriva la vicepresidente di Azione, Giulia Pastorella, per rianimare il partito di Carlo Calenda in provincia di Varese. E in particolare a Gallarate, dove il movimento è guidato da Giacomo Cattaneo, imprenditore e già presidente del Moto Club Gallarate, che dopo la candidatura alle elezioni regionali dello scorso febbraio ha preso in mano le redini di una “sezione” che conta una cinquantina di iscritti e che è pronta a farsi sentire, anche grazie alla presenza di Sonia Serati, consigliere comunale di Più Gallarate e già candidata alle politiche 2022. «Siamo qui per ripartire» sostiene Cattaneo.

Presenti (e assenti)

«Avevo invitato anche il sindaco Andrea Cassani e l’assessore Claudia Mazzetti, e anche l’assessore regionale Francesca Caruso» rivela “Jack” Cattaneo, che avrebbe voluto stimolare un dibattito “bipartisan” attorno alla presenza d’eccezione della vice di Carlo Calenda. La platea che si è radunata nel cortile del “DolceSalato” di via Cavour invece è stata più prettamente “azionista”, con la consigliera comunale gallaratese Sonia Serati in prima fila a fianco al referente del partito a Busto Arsizio Gigi Sardella, mentre non mancavano nemmeno l’ex coordinatore provinciale Silvio Barosso e il consigliere comunale di Cairate Andrea Di Salvo. Ma soprattutto tanti giovani, coinvolti dalla conduttrice della serata Anna Agosti, giovane assessore a Galliate Lombardo e già candidata alle regionali, per sollecitare domande a Giulia Pastorella. Dopo le furibonde polemiche emerse nei mesi scorsi (e continuate anche in occasione delle recenti elezioni amministrative), Azione in provincia di Varese si è “ristrutturata” affidando la guida del partito alla senatrice (eletta a Varese) Giusy Versace, in tandem con il segretario regionale (e deputato) Fabrizio Benzoni. Oggi i “calendiani” contano circa 120 iscritti in tutta la provincia.

Il libro: “Exit Only”

L’occasione per rilanciare l’azione di Azione è stata la presentazione del libro “Exit only” di Giulia Pastorella che, oltre ad essere vicepresidente del partito di Calenda, è da settembre una deputata con un CV di tutto rispetto – laureata a Oxford, master a SciencesPo a Parigi e dottorato alla London School of Economics. Fuga dei cervelli, skills mismatch, precariato dei giovani, meritocrazia, transizione digitale, sono stati i temi di un dibattito incentrato sui contenuti. «Occorre rimettere al centro l’istruzione, ribilanciando la spesa pubblica del nostro Paese» rimarca la vicepresidente di Azione rispondendo a Sonia Serati che ricordava la “Buona Scuola” di Matteo Renzi come «l’unica vera riforma riuscita della scuola». «Quando le cose in un contesto sociale non vanno bene, le prospettive sono exit e voice, andarsene o mobilitarsi – sottolinea Anna Agosti citando il sociologo Hirschman – noi abbiamo scelto la “voice”. E se condividete questo metodo, Azione può essere casa vostra».

L’intervista

Quando si parla di politica, Giulia Pastorella invita a «mettersi alle spalle le polemiche» dopo il fallimento del progetto del partito unico del “Terzo Polo” (annegato tra i battibecchi sull’asse Calenda-Renzi) e a puntare sulle «soluzioni concrete» che Azione può offrire «ai giovani, ma anche agli imprenditori», rivendicando i successi del piano Industria 4.0 che il leader Calenda implementò quando era ministro dello sviluppo economico. «In Azione facciamo le battaglie che erano della Forza Italia della prima ora, che si definiva liberale e attenta alle imprese – afferma Giulia Pastorella a proposito degli effetti della transizione in atto nel partito azzurro – Azione è nata con l’idea di parlare all’Italia che produce e che fatica, un po’ come diceva il Berlusconi delle origini. Ma non siamo interessati a compravendite e giochini di potere, e ci rivolgiamo a quella parte di elettorato che è stato abbandonato da Forza Italia su questi temi».

gallarate azione giulia pastorella – MALPENSA24