Bandiera a mezz’asta a Gorla Maggiore in ricordo dei ragazzi morti nel rogo del 1959

bandiera gorla maggiore

GORLA MAGGIORE – Bandiera a mezz’asta. Per ricordare la morte di sei ragazzi che hanno perso la vita durante un tragico incendio avvenuto in una ditta di Gorla Maggiore nel lontano 1959.

Il tricolore del municipio verrà quasi del tutto ammainato a partire da stasera, mercoledì 25 luglio e per tutta la giornata di domani, in ricordo di una tragedia di cui quasi più nessuno in paese ha memoria e avvenuta proprio il 26 luglio del 1959. Una storia che di tanto in tanto salta fuori nei racconti degli anziani. La vicenda è costata la vita a Enrico Callini, Teodora Milani, Rosa Lucia Mascheroni, Ambrogio Carlo Landoni, Maria Luisa Colombo e Germana Crepaldi.

La decisione di compiere un gesto semplice, ma dal profondo significato è stata presa dal sindaco Pietro Zappamiglio, che non si è accontentato dei racconti di alcuni suoi concittadini, ma ha voluto scavare nella storia, finché non è riuscito a trovare traccia documentale del rogo. Delle giovani vittime, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, il primo cittadino ha ritrovato anche le carte d’identità.

Oggetti concreti che riannodano il lontano passato al presente, come conferma Zappamiglio: «E’ una vicenda successa moltissimi anni fa, ma che può aiutare a riflettere su argomenti ancor oggi di grande attualità». Vero, perché le fiamme divampata in quella fabbrica che faceva cerniere per borse e che si trovava in paese altro non sono che una vicenda di vita e lavoro. Di vite sacrificate mentre sitava facendo il proprio dovere. Di vite finite troppo presto. Di sicurezza sul lavoro. «Certo – continua il sindaco – le condizioni dei lavoratori di oggi per fortuna non sono più quelle di un tempo. Però la questione della sicurezza resta attuale. Per questo abbiamo deciso di mettere le bandiere a mezz’asta. Per rendere omaggio a quei giovani, di cui due morti arsi vivi e gli altri in seguito alle gravi ustioni riportate. Ma anche per lanciare l’importante messaggio che nessuno deve abbassare la guardia quando si parla di sicurezza negli ambienti lavorativi».

 

bandiera Gorla Maggiore – MALPENSA24