BESNATE – «Magari siamo noi che non riusciamo a leggere i documenti, ma consultando l’elenco delle opere pubbliche, della tanto pubblicizzata Area Feste non troviamo alcuna traccia». Il consigliere di minoranza Nadia Dal Secco, in quota Forza Italia e portavoce del gruppo Uniti per Cambiare, torna a tallonare la giunta di Besnate guidata dal sindaco Giovanni Corbo. Due i temi affrontati, tra i cavalli di battaglia dell’amministrazione comunale: l’Area Feste, appunto, e la Casa delle Culture.
L’Area Feste e il Piano triennale
Alla fine dello scorso anno è stato approvato in consiglio comunale il Programma triennale delle opere pubbliche, con tutti i progetti che l’amministrazione ha intenzione di portare a termine da qui al 2024. Diversi gli interventi previsti, per un quadro complessivo che supera i 2,8milioni di euro. Così Dal Secco: «Il sindaco, anche successivamente all’approvazione del Programma, ha pubblicato sulle testate online alcuni articoli che promuovono non solo gli interventi in elenco, ma anche quelli che non vedono l’inizio dei lavori nel prossimo triennio». Il riferimento va proprio all’Area Feste, un piano che stima circa 250mila euro di spesa. Due le citazioni riportate dal referente di Uniti per Cambiare: uno che riguarda l’avvio del cantiere entro inizio estate, l’altro che conferma il progetto come obiettivo principale della squadra Corbo. Il tutto, entro il 2022. Da qui, le considerazioni: Magari siamo noi che non riusciamo a leggere i documenti, ma consultando l’elenco dell’Area Feste non troviamo traccia».
I tempi della Casa delle Culture
Non meno importante la Casa delle Culture, il maxi progetto da oltre 1,5 milioni di euro e unica voce inserita fra le opere di quest’anno. «Come da cronoprogramma inizialmente approvato dalla giunta, i lavori di ristrutturazione sarebbero dovuti iniziare nel luglio del 2021», sottolinea Dal Secco. «Ma a quanto pare l’intervento slitterà al 2022 o addirittura nell’anno 2023, come annunciato dal sindaco», riporta citando le dichiarazioni di Corbo. Fino alla domanda: «Il ritardo sarà dovuto dall’attesa di erogazione di un mutuo da 1 milione di euro che ci vedrà impegnati fino al 31 dicembre 2051, per restituire complessivamente la somma di 1 milione 245mila e 462 euro?».