Besozzo, evade dai domiciliari e si ubriaca con gli amici. Poi picchia un automobilista per strada

tribunale varese andrea crema

BESOZZOEvade dai domiciliari, litiga con un automobilista e lo prende a pugni. Condannato ad 8 mesi con 40 giorni ai domiciliari. Meglio sarebbe stato scegliere la via del basso profilo per il 27enne di Besozzo condannato oggi, martedì 22 marzo, dal giudice del Tribunale di Varese Andrea Crema. Il giovane, che all’epoca dei fatti, siamo a giugno 2019, stava scontando una condanna ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio, non avrebbe infatti dovuto trovarsi in direzione del lungo lago di Laveno Mombello bensì ristretto nelle sue stanze.

Per locali in cerca del figlio

La decisione di evadere, letteralmente in questo caso, è maturata dall’esigenza di voler cercare la propria compagna e soprattutto di vedere il figlio neonato. Un desiderio a quanto pare incontrollabile tanto da farlo decidere di trasgredire ai precetti della legge. Durante la ricerca dei cari congiunti l’uomo deve però essersi distratto fermandosi a bere con un amico in alcuni locali.

I fari troppo alti e le botte

L’alcol gli avrebbe giocato un brutto scherzo mandandolo decisamente su di giri. Tanto che ad altezza Caravate avrebbe aggredito con un pugno un automobilista “reo” di viaggiare con i fari dell’auto troppo alti. Così alti da risultare insopportabili a lui che (da passeggero) di viaggiava davanti. Risultato: aggressione, botte, denuncia e arresto. Il pubblico ministero Antonia Rombolà ha chiesto oggi una condanna a 13 mesi. Il difensore, l’avvocato Roberto Donetti, ha cercato di mettere in dubbio, sollevando osservazioni anche fondate, la bontà del riconoscimento dell’aggressore da parte della vittima. Chiedendo dunque l’assoluzione per il capo di imputazione relativa al presunto pestaggio. Il giudice ha espresso una condanna a 8mesi di carcere con 40 giorni ai domiciliari, appunto.

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