Giornata mondiale dell’alimentazione, aziende in sfida contro la malnutrizione

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Dalle parole ai fatti, dalle teorie alla pratica. In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si tiene venerdì 16 ottobre, diverse aziende italiane, con i propri dipendenti, parteciperanno alla seconda fase della sfida digitale #ConnectedagainstHunger lanciata, quest’anno, dall’organizzazione umanitaria internazionale Azione contro la Fame con l’obiettivo di contribuire alla riduzione della malnutrizione nel mondo.

E’ probabilmente il più grande evento sportivo globale dedicato alle imprese: grazie alla collaborazione con SquadEasy, piattaforma internazionale impegnata a promuovere “il gioco di squadra” e il benessere dei dipendenti d’azienda (200.000 i lavoratori coinvolti finora), è stata messa a punto una App che mira a coinvolgere l’universo del business in un grande impegno comune teso, da un lato, a incoraggiare l’attività sportiva in sicurezza e, dall’altro, a consentire a milioni di bambini malnutriti di ricevere cibo e acqua pulita nell’emergenza coronavirus.

Sono 48 i grandi gruppi internazionali – hanno spiegato gli organizzatori – che hanno aderito in Francia, Italia, India e Canada all’iniziativa: nel nostro Paese circa 1.000 dipendenti, compresi quelli che hanno partecipato alla prima fase di giugno, saranno mobilitati a livello nazionale per sostenere le attività promosse in 47 nazioni, offrendo, nell’occasione, a oltre 2.000 bambini malnutriti la possibilità di accedere ai necessari trattamenti a base di cibo terapeutico pronto all’uso.

I team di ogni azienda, nel pieno rispetto dei provvedimenti anti-assembramento vigenti e in “modalità safe”, cioè in sicurezza, potranno scaricare SquadEasy sul proprio smartphone e inserire un codice dedicato: dirigenti, quadri e impiegati, siano essi principianti o veri e propri sportivi, potranno, così, impegnarsi nelle tre discipline previste: corsa, camminata e ciclismo. Con team costituiti da un minino di due fino a un massimo di dieci persone, i partecipanti avranno un mese di tempo per percorrere un numero maggiore di chilometri rispetto agli altri atleti “avversari”. L’App rileverà le performance, generando una classifica. Sarà una sfida nella sfida: i partecipanti, oltre a beneficiare della ritrovata forma, saranno anche protagonisti di un vero e proprio “gioco di ruolo”. Oltre a “misurarsi” su performance sportive, diventeranno per un mese operatori umanitari approfondendo, tramite quiz i progetti sul versante della sicurezza alimentare di Azione contro la Fame promossi in Costa d’Avorio, Nigeria, Pakistan e Camerun.

Alla luce della rapida diffusione del Covid-19, è ancora più importante sostenere le popolazioni già vittime di conflitti, disastri naturali e povertà. Per proseguire il nostro impegno contro la malnutrizione ai tempi dei coronavirus, continueremo a promuovere una forma di solidarietà 3.0 sensibilizzando le aziende che, in sicurezza, potranno starci a fianco in questa grande lotta globale al coronavirus coinvolgendo i propri dipendenti. La pandemia, del resto, sta impattando, inevitabilmente, sulle comunità più vulnerabili del mondo e, di conseguenza, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi anche per far fronte alla grave crisi alimentare che Covid-19 sta causando”, ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame.

A livello internazionale, in dodici anni, grazie al coinvolgimento di 10.000 persone e di circa 200 aziende, l’evento “fisico” ha raccolto dieci milioni di euro, offrendo a oltre 350.000 bambini malnutriti la possibilità di accedere ai necessari trattamenti alimentari. Nelle due precedenti edizioni italiane, la “Challenge contro la Fame” ha raccolto fondi sufficienti per curare 3.000 bambini malnutriti. Un evento importante e e solidale che dimostra come anche se il mondo è in difficoltà per la pandemia c’è chi sta peggio, chi è più fragile. E non va dimenticato.

Angela Bruno

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