Busto, la dipendente Agesp confessa al Pm. Da un collaudo l’idea di ripulire i parcometri

BUSTO ARSIZIO – E’ stata ascoltata oggi, venerdì 10 febbraio, dal pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato le indagini Nicoletta Iudice, samaratese di 50 anni, arrestata lo scorso 19 gennaio dai militari della guardia di finanza con l’accusa di peculato.

L’ammissione e il rammarico

La donna, dipendente di Agesp Attività Strumentali srl si era avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al Gip. Il suo difensore, l’avvocato Francesco Trotta, aveva già però spiegato che di lì a breve, una volta studiati gli atti, avrebbero chiesto di rendere interrogatorio davanti al Pm. In quasi tre ore la donna si è mostrata pentita, arrivando alle lacrime per il rincrescimento, e ha ammesso le proprie responsabilità mostrandosi estremamente collaborativa.

L’idea durante un collaudo

La 50enne ha anche spiegato che l’idea di “truccare” i parcometri svuotando i tubi rendi resto utilizzando un tastierino per “programmare” la manomissione le è venuta nel corso di un collaudo durante il quale era stato utilizzato (in maniera propria in quel frangente) il semplice strumento acquistabile online. La dipendente infedele ha inoltre ammesso le “false timbrature” del suo cartellino mentre lei non si trovava in ufficio precisando, però, che in molteplici occasioni stava in ogni caso lavorando. L’autorità giudiziaria ha anche sequestrato beni per oltre 95mila euro nelle disponibilità della 50enne. Possibile che la donna possa anche valutare un patteggiamento.

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