Busto, dal governatore Fontana «grazie» a don Giuseppe e doni ai bimbi ucraini

BUSTO ARSIZIO – «Grazie da parte mia e da tutta la Regione Lombardia per questa iniziativa bellissima che rende l’idea dell’accoglienza della nostra terra e della nostra gente. Credo che abbia fatto una cosa che va evidenziata e spero sia la prima di tante iniziative che vorremmo mettere in campo. Come Regione stiamo lavorando per creare un ponte per tutelare soprattutto i più piccoli, coloro che hanno bisogno di cure. Caro don Giuseppe grazie ancora». Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto ringraziare così, con una telefonata, don Giuseppe Tedesco, parroco di San Giuseppe, in un collegamento video di Lombardia Notizie Online, dopo il viaggio a Lodz in Polonia, con cui ha portato in Italia 8 bambini tra i 4 e i 14 anni e una neonata di 8 giorni accompagnata dalla madre, in fuga dai bombardamenti.

Il derby

Il governatore Fontana ha fatto pervenire ai piccoli ospiti zaini, gagliardetti e altri gadgets dell’Inter, squadra di cui sono tifosissimi, mentre don Giuseppe è un milanista sfegatato. E lo 0-0 del derby di Coppa Italia, aperto nel segno della pace in Ucraina dalle 50mila bandierine gialloblu che sventolavano sugli spalti e dal videomessaggio dell’ex CT della nazionale di Kiev Andriy Shevchenko, alla fine ha messo d’accordo tutti. «Spero siano i primi bimbi di tanti ad arrivare – ha detto don Giuseppe al presidente Fontana – ne mancano altri che erano qui con noi la scorsa estate. Erano in 11 a giocare sul nostro campo, erano diventati tutti amici, speriamo possano arrivare tutti qui con noi».

La sfida dell’accoglienza

«E noi faremo il possibile – la promessa del presidente Attilio Fontana, che all’ultimo momento ha dovuto annullare la sua visita a Busto – perché si possa riunire questa bella squadra di ragazzi, senza dimenticare chi sta soffrendo per questa esperienza drammatica che è la guerra». Don Giuseppe Tedesco ha raccontato al governatore lombardo come è nata l’iniziativa: «I racconti che ci arrivano dalla Polonia ci gelano il sangue. Hanno lasciato tutto, si avverte nei loro cuori la sofferenza. Daremo tutto l’affetto possibile, insieme alle persone che si prenderanno cura di loro, sapendo che si ricorderanno di essere stati aiutati, amati e sostenuti quando saranno divenuti adulti».

La tregua per la pace

I bambini, da parte loro, sono contenti di essere qui ma sperano che anche il papà possa raggiungerli. «Ho paura di quel che succede là» ha detto uno di loro. «Dobbiamo pregare per la pace – ha concluso don Giuseppe – perché si arrivi a una tregua per far partire chi oggi è devastato dal dolore e si arrivi a una pace che permetta la ricostruzione. Io amo questi ragazzi, ma sono stati affidati dai loro genitori. Dobbiamo sperare che possano tornare nella loro patria, ricostruirla nella speranza della rinascita dell’Ucraina. Il grosso del problema arriverà, per ora ho solo dato un esempio, di come si può operare con il cuore. Lavorare con il cuore e la ragione, informando le autorità per ogni scelta che si va a prendere».

busto arsizio fontana don giuseppe – MALPENSA24