BUSTO ARSIZIO – Poche ore al via di Lumachiamo: ma sull’inaugurazione dell’evento incombe la minaccia animalista. Filo conduttore e motivo trainante dell’appuntamento sarà l’apertura del primo allevamento biologico a ciclo completo di lumache, che gode del patrocinio del Comune di Busto e che vedrà la presenza dell’assessore al Marketing Territoriale Paola Magugliani. Tuttavia gli organizzatori non nascondono una certa preoccupazione.
Danneggiato l’impianto di irrigazione
«Abbiamo attivato il piano di sicurezza per un presunto intervento animalista che con un annunciato quanto sensazionale blitz intende liberare le lumache che sono state messe a dimora il giorno scorso nei campi di via Canale a Busto Arsizio – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori stessi – Proprio nella notte del 20 di giugno il campo di allevamento ha subito ingenti danni che comunque non hanno scoraggiato la Proprietà nel proseguire col progetto». I presunti animalisti avrebbero rotto l’impianto di irrigazione della struttura causando danni per circa un migliaio di euro. E affinché tutto domani, domenica 23, sia perfetto i promotori dell’evento sono corsi ai ripari. Informando la polizia di Stato del rischio di un nuovo blitz e attrezzando l’area con «Una speciale illuminazione, guardiani sul posto e forze dell’ordine allertate sono solo alcune delle precauzioni prese per quella che sarà una lunga notte di attesa. L’Allevamento inaugurerà puntualmente domani alle ore 11.30 – continua il comunicato – Siamo certi che questi gesti siano solo frutto di disinformazione, demagogia e che solo rappresentano una fuorviante realtà del mondo animalista che dovrebbe concentrarsi su problematiche a tema ben più rilevanti e non puntare su attività col solo fine di richiamare visibilità mediatica. Lumapiù opera nel più rigoroso impegno ambientale trattando con rispetto gli animali allevati. Anzi invitiamo chiunque voglia sincerarsi di come le lumache vengano trattate di venirci a trovare e vedere con i propri occhi l’estremo rispetto per questi animali».