Busto, M5S: «Il sindaco Antonelli vuole fuggire davanti alle sue responsabiltà»

luigi genoni cinque stelle
Luigi Genoni

BUSTO ARSIZIO – «Far slittare il consiglio comunale è stata una porcata alla quale anche Busto Grande si è prestata. L’hanno giustificata con la questione delle delibere su Agesp. Delibere che non sono nemmeno state messe all’ordine del giorno del 28 maggio. La verità è una sola: il sindaco Emanuele Antonelli sta facendo di tutto per fuggire davanti alle sue responsabilità e non vuole dare spiegazioni ai consiglieri e ai cittadini».

E’ un fiume in piena il consigliere dei Cinque stelle Luigi Genoni, che non nasconde il suo rammarico di fronte «a un sindaco che vuole fare il bello e il cattivo tempo. Che tenta di calpestare tutti: le opposizioni, tenendole all’oscuro e impedendogli di partecipare alle assemblea di società pubbliche, i cittadini, poiché da due settimane non vuol dare spiegazioni sulle indagini in corso e su quanto accaduto in Accam, il consiglio comunale, poiché sul rinvio della data ci ha preso in giro e la stampa, visto che ora decide pure quali giornali invitare alle conferenze stampa istituzionali e quali no. Scandaloso».

Scandaloso attacco alla stampa

«Ma dove siamo?», si chiede Genoni prima di affondare il colpo: «E’ scandaloso che Antonelli tenti di tappare la bocca a un giornale e ai giornalisti non graditi. L’attacco a Malpensa24 è, lo ripeto, scandaloso. Come il fatto di addossare tutte le colpe a chi racconta cosa accade. Antonelli non può dimenticarsi che è sindaco di tutti e che la stampa deve essere libera, anche quando dà fastidio e dice come stanno le cose».

La porcata

Non usa mezzi termini il consigliere grillino: «Il rinvio è stata una porcata. Ci hanno voluto far credere che serviva per preparare le delibere di Agesp. E invece no. Le delibera non verranno discusse martedì 28 maggio. Il rinvio serviva al sindaco Emanuele Antonelli per fuggire davanti alle domande e alle interrogazioni sulle inchiesta, su Accam e sulle nomine. E la cosa ancor più grave è che a questo giochetto si sono prestati anche alcuni consiglieri».

Consiglio aperto

Tira aria da consiglio comunale a porte chiuse. E, infatti, Genoni, dice: «Vogliamo sapere se sarà davvero così. Abbiamo presentato un’interrogazione che di personale non ha nulla. Sono tutte questioni politiche. In fondo parliamo di nomine e deleghe. Quelle che il sindaco, sulle partecipate, ha affidato a Carmine Gorrasi, nel quale evidentemente aveva massima fiducia. Ora ci dovrà anche spiegare perché proprio a lui e soprattutto deve dare spiegazioni sulle sue responsabilità politiche. Che, direi, non è cosa da poco».

Le cose nascoste

Il grillino non risparmia critiche anche sulla questione Accam. Non tanto sul ginepraio generale in cui si trova il termovalorizzatore, quanto sugli ultimi fatti che hanno vista coinvolta la società e la questione delle assemblee dei soci: «Le fanno sempre a porte chiuse. Impediscono l’accesso a consiglieri comunali e deputati che dovrebbero avere invece il diritto di poter ascoltare ed essere informati sulle eventuali decisioni. Invece questo non accade. Da tempo. E poi succede quello che è successo».

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