Busto, Paola Magugliani diventa un caso politico. Lega e Forza Italia in imbarazzo

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BUSTO ARSIZIO – Arriva il re, anzi il principe. Ma non si tratta certo di restaurazione. Forse di rivoluzione. A palazzo Gilardoni, infatti, monta il caso Magugliani.

L’annuncio è stato fatto dall’Assessore ai Grandi eventi e al Marketing Paola Magugliani. Ma dell’arrivo di Emanuele Filiberto a Busto però nessuno sapeva nulla. Non gli assessori, indispettiti da questa fuga (non la prima) solitaria in avanti dalla collega che guida il Marketing. Non il sindaco Emanuele Antonelli, a questo punto in difficoltà nel continuare gestire un componente della squadra che spesso agisce da battitore libero. Tanto meno le segreterie dei partiti di maggioranza, che, stando alle indiscrezioni, nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, potrebbero incontrare il primo cittadino proprio per mettere sulla scrivania il caso.

La volontà di portare in città un volto noto per rendere indimenticabile l’inaugurazione di una piazza attesa da troppo tempo e sulla quale Antonelli e la sua giunta hanno dato l’accelerata finale, pare sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso del malumore. I segnali di insofferenza nei confronti dell’assessore al Marketing non sono mancati.

A infastidire però non è stato l’iper attivismo di Paola Magugliani, bensì la mancata condivisione di una serie di scelte su argomenti “brandizzati” come di competenza esclusiva del Marketing, ma che in realtà avrebbero richiesto il coinvolgimento di altri assessori. E tra questi, l’ultimo in ordine di tempo, la programmazione dell’inaugurazione della piazza. Un’opera gestita in gran parte da altri assessorati e dove il Marketing, a ben guardare, ha “messo becco” solo sulla scelta degli arredi urbani.

Così il malumore è cresciuto al punto che nemmeno le segreterie dei partiti che sostengono la maggioranza non hanno più potuto fingere di non vedere e non sentire. Tanto che sia Lega che Forza Italia hanno posto il problema. Che così diventa politico e non più solo legato all’esuberanza caratteriale e ai metodi di lavoro di Paola Magugliani. Il caso, infatti, verrà portato anche al tavolo politico della maggioranza e la conferma che sarà così arriva proprio da alcuni esponenti del centrodestra.

Fuori un civico dentro un altro?

Come andrà a finire la questione non è dato saperlo. C’è però chi è pronto a scommettere che qualcosa in giunta potrebbe cambiare. La prima cosa da capire, infatti, è chi difenderà l’assessore al Marketing qualora i partiti dovessero affondare il colpo: non i componenti di giunta e forse neppure il sindaco che, si dice, sia piuttosto indispettito. Forse nemmeno Busto Grande, formazione civica che già in passato aveva fatto le barricate in difesa della poltrona traballante dell’unico assessore civico e che ora non è più nemmeno in maggioranza.

E in caso di cambio in corsa chi potrebbe entrare? Non è un mistero che Forza Italia, se la situazione si concretizzasse, tenterebbe di far rientrare nell’orbita di governo un esponente di Busto al centro. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo una inequivocabile dichiarazione di Gianfranco Bottini, che proprio pochi giorni fa ha ribadito che l’idea di avere un assessore non  è al momento nei programma di Busto al centro.

 

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