Busto, maratona del bilancio al via. Ma la toponomastica fa litigare sindaco ed ex

BUSTO ARSIZIO – L’attesa era per il bilancio preventivo 2022, il momento clou del dibattito consiliare. Ma è la toponomastica ad accendere la seduta della commissione bilancio di ieri, 26 gennaio, con il sindaco Emanuele Antonelli che sbotta contro il suo predecessore Gigi Farioli, ora all’opposizione, “reo” di aver messo in discussione il regolamento sui nomi delle vie, che punta ad evitare l’attribuzione di denominazioni che possano confondersi con quelle già esistenti.

Lo “scazzo”

Si verifica quando Farioli chiede se la revisione del regolamento sulla toponomastica cittadina, che andrà in approvazione in consiglio il 31 gennaio, fosse «un obbligo di legge, visto che comporta obblighi per i cittadini». È una frase dell’ex sindaco, «con tutti i problemi che ci sono, se stiamo a fare regolamenti…», a far indispettire Antonelli. «Facciamo anche altro» si percepisce nel sottofondo della diretta streaming. E ancora: «Io non ascolto le tue cavolate, ascolto solo le cose intelligenti» Fino a che Farioli non “si tace”, spegnendo rumorosamente il microfono: «A questo punto l’educato sta zitto».

Il regolamento

In realtà era stata la consigliera del PD Cinzia Berutti a sollevare per prima il problema di uno degli articoli del regolamento, che vieta le omonimie tra vie, e «rischierebbe di mettere in moto gli ingranaggi del cambio di denominazione delle vie», costosi e fastidiosi per i cittadini. «Ma non esistono omonimie» chiarisce l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, intendendo che via Camillo Tosi e via Arturo Tosi non sono da intendersi in conflitto. «Ma per come è enunciato l’articolo – insiste Farioli – rischia di diventare un appesantimento e non una semplificazione della vita dei cittadini».

E il clima di collaborazione?

Alla fine il punto “incriminato” del regolamento viene ampiamente riscritto, chiarendo che la nuova norma anti-omonimie varrà da ora in poi, per evitare di dover aggiornare l’odonomastica delle vie più “border line”. E il caso è chiuso. Ma come «banco di prova», dopo le aperture della maggioranza al confronto sul bilancio e dopo l’intesa sugli sconti Tari, non sembra molto confortante. Forse un passo indietro rispetto al clima di collaborazione bipartisan di cui si è tanto sentito parlare nelle ultime settimane. O forse è solo ruggine tra sindaco ed ex.

Il bilancio

Va via invece tutto sommato liscia la discussione sul bilancio di previsione 2022, con la presentazione da parte dell’assessore alla partita Maurizio Artusa, e sui vari documenti allegati, tra cui il DUP, documento unico di programmazione, su cui svolgono le loro relazioni gli assessori Paola Reguzzoni (servizi sociali), Manuela Maffioli (cultura e sviluppo economico) e Salvatore Loschiavo (sicurezza e viabilità), inframezzate da qualche domanda da parte dei consiglieri. Tra cui il leghista Max Rogora, ex assessore, che preannuncia qualche domanda al suo successore Loschiavo.

busto arsizio bilancio toponomastica – MALPENSA24