Omicidio Cataldo: «Busto incompetente. Processo a Catanzaro». No del giudice

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Il sostituto procuratore della Dda di Milano Cecilia Vassena in aula a Busto

LEGNANO – «C’è una connessione tra questo omicidio e l’omicidio Vincenzo Pirillo, gli stessi inquirenti parlano di due fatti maturati nell’ambito dello stesso disegno criminoso. Eccepisco, quindi, l’incompetenza territoriale del tribunale di Busto Arsizio. Questo procedimento deve essere riunito a quello che inizierà a breve davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro». L’eccezione è stata sollevata oggi, giovedì 9 settembre, dall’avvocato Antonio Carmelo Galati, difensore di Cataldo Marincola, uno dei cinque imputati (con lui sono davanti alla Corte d’Assise presieduta da Rossella Ferrazzi Vincenzo Rispoli, Silvio Farao, Vincenzo Farao e Francesco Cicino).

Legnano e Cirò Marina

Pirillo Venne ucciso il 5 agosto 2007 a Cirò Marina, “casa madre” della locale di ‘ndrangheta Legnano-Lonate il cui boss, stando a quanto ricostruito dalla Dda di Milano, è Vincenzo Rispoli, tra l’altro condannato ieri in primo grado dal gup di Milano a 14 anni e 8 mesi dopo che l’operazione Krimisa, chiusa nel luglio 2019, aveva portato a una pioggia di arresti tra Lonate, Ferno e Legnano. Il clan di riferimento è quello dei Farao-Marincola, che domina Cirò Marina da anni.

Omicidi e equilibrio della cosca

A processo per l’omicidio di Pirillo ci sono Silvio Farao e Cataldo Marincola, imputati, con lo stesso capo di imputazione anche per l’omicidio di Aloisio Cataldo, avvenuto il 27 settembre 2008 a Legnano. Il corpo dell’uomo venne poi fatto ritrovare nelle campagne di San Giorgio su Legnano. A 12 anni di distanza dall’assassinio sono scattate le manette per i presunti autori. Le due morti violente miravano a mantenere gli equilibri all’interno della cosca. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti fu Vincenzo Rispoli a uccidere materialmente Aloisio.

Eccezioni tutte rigettate

L’eccezione è stata rigettata dalla corte; il sostituto procuratore della Dda di Milano Cecilia Vassena, dal banco dell’accusa, ha precisato come tra i due fatti «Non vi sia connessione» e come l’eccezione presentata non trovi «Alcun riscontro nel codice». Il presidente ha quindi dichiarato aperto l’istruttoria con l’ammissione di elenco testi e prove. Il processo entrerà nel vivo il 30 settembre quando saranno ascoltati i primi testi. 

Aloisio Cataldo, omicidio di ‘ndrangheta a Legnano. Dopo 12 anni il processo

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