Tavolini all’aperto, giro di vite a Busto per «garantire ordine e decoro»

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BUSTO ARSIZIO – Giro di vite a Busto Arsizio per dehors e tavolini all’aperto, per «garantire ordine e decoro in tutte le zone della città». Questa la decisione nata dalla riunione convocata ieri – 28 settembre – dal sindaco Emanuele Antonelli. Al tavolo anche gli assessori Manuela Maffioli (Sviluppo economico), Maurizio Artusa (Bilancio), Salvatore Loschiavo (Sicurezza) e i consiglieri comunali Paolo Geminiani e Matteo Sabba. Ma anche i dirigenti e i funzionari alla partita e Ascom, rappresentata dai fiduciari dei pubblici esercizi.

Il confronto

I dehors con tavolini e sedie che si sono moltiplicati all’esterno di bar e ristoranti, soprattutto a partire dal periodo pandemico, hanno «certamente rivitalizzato la città e consentito agli esercenti di ampliare gli spazi a disposizione dei clienti», si legge in una nota diffusa da Palazzo Gilardoni. «Ma nel corso del tempo esigenze di sicurezza e di decoro hanno imposto la necessità di un’approfondita riflessione sulle modalità con cui migliorare la convivenza tra i tavolini e una realtà urbana complessa come quella di Busto». Dal confronto è quindi emersa la decisione di «prevedere verifiche più stringenti sul rispetto dei diversi regolamenti comunali e delle norme generali che disciplinano la materia».

Giro di vite

Una stretta definita «necessaria». Con l’obiettivo di «garantire ordine e decoro in tutte le zone della città». L’amministrazione verificherà quindi che «gli esercenti non superino i limiti di spazio occupabili dai tavolini, che utilizzino arredi di forma e colore descritti nel regolamento del decoro». Nel caso di dehors davanti alle vie trafficate «sarà valutato attentamente ogni elemento utile a garantire la totale sicurezza dei clienti e dei lavoratori».
Non solo: «Anche la regolarità dei pagamenti della tassa di occupazione del suolo pubblico e dei canoni di affitto degli spazi comunali costituisce un altro elemento che sarà verificato con attenzione». In caso di mancato rispetto delle norme e dei regolamenti «verranno adottate tutte le misure previste dalla legge, a partire dalla revoca delle concessioni». Il sindaco si è poi riservato di valutare la possibilità di intervenire con ordinanze restrittive (per esempio relative agli orari di chiusura) «nei confronti delle attività la cui clientela si renda responsabile di incuria, schiamazzi e atti vandalici o violenti».

«Rendere più vivibile Busto»

Una decisione che «non ha lo scopo di penalizzare gli esercenti, che con il loro lavoro offrono un servizio imprescindibile per la città». Ma che punta a «migliorare la città e a renderla ancor più vivibile, accogliente e attrattiva». Le misure intendono inoltre «costituire un’azione di educazione al rispetto degli spazi pubblici e di tutti i cittadini, anche nei confronti dei pubblici esercizi che lavorano ogni giorno in ottemperanza alle disposizioni, vigilando anche sui comportamenti della propria clientela».

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