“Lessico della Legittimità”: l’omaggio al Diritto del giudice bustocco Toni Adet Novik

BUSTO ARSIZIO – «Il diritto mi ha dato molto: mi ha permesso di fare ciò che amavo. Mi ha dato credito, rispetto: mi ha gratificato. Questo è un modo per restituire parte di ciò che ho avuto». Nasce da qui, dall’idea di rendere omaggio al diritto e alla professione di magistrato, Lessico della Legittimità, testo scritto (e anche edito) da Toni Adet Novik, giudice della Corte Suprema, che a Busto Arsizio, e non solo, non ha nemmeno bisogno di presentazione (37 anni in servizio al Tribunale di via Galvani, di cui moltissimi trascorsi come presidente della sezione penale e una fama di rigoroso equilibrio e alta qualità umana sono il suo biglietto da visita).

Dizionario della Legittimità

Tornando a Lessico della Legittimità, il giudice Novik spiega: «Cito la famosissima parte del monologo di Blade Runner quando il replicante dice: “Io ne ho viste cose che voi umani…E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia”. Questo mio omaggio al diritto vuole evitare che tutte quelle “cose” che riguardano quel confronto, utilissimo, che avviene in Cassazione vada disperso».

Linguaggio e confronto

E quale modo migliore se non partire dal linguaggio. «Ricordo quando ero al mio primo anno alla facoltà di Giurisprudenza – spiega il giudice Novik – Mi fu di grande aiuto per comprendere una terminologia nuova il Dizionario dei termini giuridici del professor Nicola Jaeger. Sono partito da lì realizzando un dizionario dei principi giuridici che ruotano attorno al diritto della legittimità. Magistrati, giudici avvocati fanno parte della stessa famiglia linguistica». Oltre un anno di scrittura per raccontare attraverso i termini “scientifici” un ambito ampissimo: si parte dalla A (abuso del processo, ad esempio) e si arriva alla V di Violazione di legge.

Nessun profitto

Senza alcun profitto economico: «Il testo è stato edito a mie spese e non è in vendita: sarebbe stato tradire il principio di gratitudine verso il diritto che lo ha ispirato. E’ un omaggio libero: ho fatto ciò che volevo senza vincoli», conclude il giudice Novik. Significativa, in questo senso, la dedicata per i famigliari e gli amici: “Come barca che lascia traccia sul mare navigato”.

busto toni adet novik – MALPENSA24