Busto, “tugurio” vicolo Landriani: «Nulla è cambiato. Il Comune agisca»

busto tugurio vicolo landriani

BUSTO ARSIZIO – «Una presa in giro». Sono lapidari i residenti nella zona di vicolo Landriani, un angolo del centro di Busto lasciato al degrado. Lo scorso 8 febbraio la speranza di veder quanto meno messa completamente in sicurezza la zona si era concretizzata sotto forma di ruspa.

Non è cambiato niente

Una di quelle mandate dal Comune per il ripristino dell’area dopo un omicidio e anni di proteste. Lo stesso sindaco Emanuele Antonelli, dopo l’assassinio di una donna ucraina di 50 anni lasciata morire nella baracchetta di cantiere abbandonata in seguito al fallimento della società che stava realizzando un bell’immobile oggi diventato un tugurio, si era esposto in prima persona dicendosi pronto, se necessario, a intentare causa alla curatela al fine di risolvere la situazione.

Area ancora accessibile

E del resto il pubblico ministero Francesca Parola, che coordina le indagini sull’omicidio, aveva completato tutti gli accertamenti in tempi rapidi notificando il dissequestro dell’area sia al curatore che al primo cittadino. A quest’ultimo era stata notificata anche, a mezzo polizia locale, anche l’ordinanza di ripristino dei luoghi. «Hanno rimosso la baracchetta e messo quattro transenne – dicono oggi i residenti – Tutto qui. Gli accessi laterali all’area sono tutti aperti. Di fatto il “tugurio” è violabile esattamente come prima. Qui nulla è cambiato».

Il Comune agisca

«Che almeno vengano murate porte e finestre divelte – continuano i residenti – Se non spetta al Comune farlo agisca su chi di dovere affinché intervenga. E se mancano i fondi per risolvere la situazione una volta per tutte si venda l’immobile, lo si metta all’asta e ci si decida una volta per tutte. E’ una questione di sicurezza per noi che qui viviamo e di decoro per tutta la città. Quest’orrore svaluta tutta la zona».

Dopo l’omicidio in vicolo Landriani a Busto si interviene contro il degrado

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