Busto, una pietra d’inciampo all’Ite Tosi per ricordare shoah e desaparecidos

busto ite tosi pietra inciampo

BUSTO ARSIZIO – Una pietra d’inciampo e una pianta di mimose per fissare la memoria di due tragedie della storia, lontane geograficamente, che hanno provocato vittime innocenti: la Shoah e i desaparecidos argentini e il cui legame è dato da una donna, Vera Vigevani Jarach, che ha perso il nonno ucciso ad Auschwitz e la figlia Franca, su un volo della morte in Argentina, dove la famiglia emigrò per sfuggire alla follia nazifascista.

busto ite tosi pietra inciampo 1

La cerimonia della memoria è stata organizzata dall’Ite Tosi, dove questa mattina, mercoledì 12 febbraio,  avrebbe dovuto anche esserci Vera Vigevani Jarach, assente per un lutto improvvisa e tra le fondatrici di Madres de Plaza de Mayo. Da sempre in prima linea per denunciare gli orrori della dittatura argentina e per raccontare le sue due storie, consumate tra Olocausto e dittatura argentina. Pagine buie del ventesimo secolo, che l’hanno portata a diventare una “partigiana della memoria”, come lei stessa ama definirsi.

Nata a Milano nel 1928, Vera conosce ben presto l’orrore delle leggi antiebraiche promulgate nel 1938, per sfuggire alle quali la sua famiglia decide di emigrare in Argentina. Partono tutti, tranne il nonno materno, che verrà catturato e deportato ad Auschwitz, dove troverà la morte. A Buenos Aires, poi, conosce di nuovo la brutalità della follia umana: la figlia Franca, studentessa appena diciottenne, viene sequestrata dalla polizia segreta della dittatura e ufficialmente scompare, come altri 30.000 desaparecidos, vittime della politica criminale sudamericana di quegli anni.

Sarà la sorte comune toccata ai suoi cari, la mancanza di un corpo e di una tomba su cui piangere, all’origine dell’infaticabile impegno civile cui si dedica Vera ormai da decenni, dalla militanza con le Madres de Plaza de Mayo alle molteplici visite nelle scuole di tutta Italia, per far sentire il suo netto no ai soprusi e alla violenza, parlando il linguaggio universale della giustizia per ribadire il diritto alla memoria del passato al fine di costruire un avvenire migliore.

I ragazzi dell’Ite Tosi, insieme alla dirigente scolastica Amanda Ferrario e ai rappresentanti degli studenti di quinta, oggi hanno piantato un albero di mimosa in memoria della figlia. E hanno posizionato anche una pietra di inciampo sulle scale d’accesso della scuola, «affinché la memoria – ha spiegato Amanda Ferrario – unica custode della nostra etica umana, rimanga scolpita per sempre da noi, all’Ite Tosi».

busto ite tosi pietra inciampo – MALPENSA24