Busto, simulò aggressione. Il Comune parte civile nel processo al vigile infedele

Cardano gallarate disabile processo

BUSTO ARSIZIO – Finse un’aggressione per strada: aperto oggi, lunedì 18 marzo, il processo a carico dell’agente del comando di polizia locale di Busto accusato di falso, simulazione di reato, truffa ai danni di un ente pubblico e interruzione di pubblico servizio. Il Comune, assistito dall’avvocato Riccardo Piga, si è costituito parte civile.

La finta aggressione

L’agente, 32 anni, da poco in servizio al comando bustocco e difeso dall’avvocato del foro di Milano Giovanni Creti, lo scorso primo febbraio aveva denunciato di essere stato aggredito in via Travelli a Busto da due cittadini mentre controllava che le auto in sosta fossero in regola con il pagamento del parcheggio. L’ipotesi che allora fu avanzata era che i due misteriosi aggressori, forse, non fossero in regola con il parcometro. Il pestaggio, e purtroppo di casi così ne capitano davvero quotidianamente, diventò un caso in città. I sindacati alzarono gli scudi denunciando una serie di carenze, prima tra tutte quella relativa all’essere da solo di pattuglia dell’agente aggredito, che mettevano a repentaglio la sicurezza del personale durante i controlli. La presenza di un secondo agente, ragionevolmente, avrebbe evitato l’aggressione o, quanto meno, avrebbe permesso di bloccare immediatamente gli autori del pestaggio.

Incastrato dalle telecamere

Al fatto fu data priorità: fu avviata un’inchiesta da parte della Procura di Busto per identificare i due violenti. Un’indagine presa molto sul serio che, però, ha avuto un esito per tutti inaspettato. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, infatti, il 32enne si sarebbe aggredito da solo. Non ci sarebbe stato alcun pestaggio: l’agente avrebbe simulato tutto. Busto Arsizio è dotata di un capillare sistema di videosorveglianza. E proprio uno dei video acquisiti dagli inquirenti mostrerebbe l’agente, nel momento a suo dire del pestaggio, mentre si ferisce da solo sfregando testa, viso e un ginocchio contro muri e una colonna al fine di procurarsi le lesioni poi denunciate. Chiuso il caso la Procura ha chiesto, e ottenuto oggi, il rinvio a giudizio dell’agente.

I video come prova

Durante l’udienza di oggi sono stati ammessi al dibattimento tutti i testi di accusa e difesa oltre ai video registrati dal sistema di videosorveglianza che incastrerebbero l’agente. Il procedimento è stato aggiornato a settembre: nel corso dell’udienza saranno sentiti tutti i testi e l’imputato renderà esame. Non è escluso che il processo venga anche discusso: si potrebbe dunque velocemente arrivare a una sentenza.

busto vigile aggressione processo – MALPENSA24