CALCIO CHAMPAGNE ZONA SERENA: “Juve testa Champions, Roma con Ranieri”

Serena Battistini 

La 27esima giornata sarà inaugurata da Juventus-Udinese, due squadre che in comune hanno solo i colori. Con la testa e soprattutto il cuore, la mente è proiettata alla sfida di martedì contro l’Altletico. È una gara dove non servono motivazioni, la Juve si gioca la stagione. Il risultato dell’andata è pesante da ribaltare ma lo United insegna: impresa contro il Psg dopo aver subito 2-0 all’andata, quattro infortuni e la squalifica di Pogba… eppure impresa riuscita: nulla e impossibile. Cr7 lo sa bene, da lui ci si aspetta qualcosa in più visto che è stato preso proprio per vincere (almeno provarci) quella maledetta Champions che manca da troppo tempo. Da quella partita la società stessa tirerà le somme: lo scudetto è ipotecato ma l’eliminazione in Coppa Italia e l’esito della partita decisiva saranno fondamentali per decidere e programmare il futuro. Contro l’Udinese sarà un test anche per chi ha meno minutaggio, una prova in vista di questa grande sfida… L’Inter alle prese con qualche infortunio di troppo e la vicenda Icardi che ormai sembra una telenovela non può perdere punti contro la Spal. La zona Champions è troppo importante e perdere ulteriori punti in un momento così delicato significa buttare all’aria tutto il buono che è stato fatto sino ad oggi. La Spal non vince dal 27 gennaio, non vive un gran momento. Il Milan ricerca la quinta vittoria consecutiva. Il momento è d’oro, vanta la terza miglior difesa, ha subito solo 3 gol nelle ultime 11 partite. La cura Gattuso funziona e in vista derby vincere con il Chievo sarà fondamentale per arrivare ad affrontare i nerazzurri con almeno un punto di vantaggio. La squadra appare stanca anche perché Gattuso si affida sempre ai suoi fedelissimi, i campanelli d’allarme e i segnali di stanchezza si sono visti. Urge ritrovare la miglior condizione in primis di Suso, non segna da metà gennaio e non fornisce assist da novembre.

In casa Roma la quiete sembra un miraggio. L’esonero di Di Francesco era nell’aria ma la scelta di Pallotta, che prima accusa il Var e poi decide di esonerarlo, fa riflettere. Di sicuro il tecnico ha le sue colpe, in primis il fatto di non essere riuscito a valorizzare al meglio alcuni  giovani a disposizione (Zaniolo a parte). I problemi legati ai moduli e allo schieramento di alcuni interpreti per esempio Pastore. Poi la difesa, impresentabile. Solo nelle ultime due gare ha subito 6 gol. Pesa e resterà nella storia il 7-1 memorabile in  Coppa Italia contro la Fiorentina: figure inaccettabili. Anche la società ha le sue colpe per come si è mossa sul mercato. Ora a Ranieri il compito di salvare la stagione, lui che sa quanto sia esigente e complessa una piazza come quella di Roma.

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