Caos per gli sconti benzina sul confine, Bianchi interroga il ministro degli Esteri

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VARESE – Sconti benzina nelle zone di confine con la Svizzera: cresce la confusione a causa dei calcoli che non sarebbero congrui sul differenziale tra il costo del carburante nel nostro Paese e nel vicino Canton Ticino. Situazione resa nota dalla Regione Lombardia che addebita alle imprecisioni di calcolo all’Ambasciata Italiana a Berna.Così che Matteo Bianchi, parlamentare varesino della Lega, con i colleghi Silvana Snider e Eugenio Zoffili, chiama in causa con un’interrogazione il ministero degli Esteri per una revisione dei parametri di calcolo. Ecco il testo dell’intervento degli esponenti di Montecitorio.

“È inaccettabile che Regione Lombardia non possa attivare le carte che riguardano la scontistica per la benzina nelle aree di confine tra Italia e Svizzera. La motivazione è riconducibile all’ambasciata italiana a Berna e ai relativi calcoli non congrui effettuati e causa del differenziale troppo basso, che non corrisponde alla realtà. Tutto questo rappresenta un grave danno per l’economia del territorio, dei cittadini e comparto distributori. Per questo chiediamo al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale le motivazioni che impediscono all’Ambasciata d’Italia a Berna di correggere i metodi di rilevazione. Sarebbe utile poter rappresentarne più puntualmente e tempestivamente ogni scostamento rispetto a quelli praticati in Italia, al contrario di quanto si verifica attualmente, con il risultato di aver determinato l’ingiustificata sospensione dello sconto benzina decisa l’8 febbraio scorso ed esecutiva a partire dal 12 febbraio.”

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