Carlo Pogliani: “Derby? Ripartiamo dal grande primo tempo dell’anno scorso”

Carlo Pogliani 

Nel football, come nella vita d’altronde, bisogna trarre insegnamento dai propri errori per cercare di rimediare agli stessi nel prosieguo della propria esistenza.
Cosa non funziono’ in quel 2-4 che tanto ci aveva illuso nell’ultimo derby della Madonnina dopo la prima frazione di gioco? Quali furono le mosse sbagliate o le sostituzioni ritardate? Quale fu la tattica da non ripetere?
1) Nell’impeccabile primo tempo forse furono spese troppe energie per tenere il baricentro alto e il pressing furioso venne poi pagato nella seconda parte della ripresa . . . purtroppo.
2) L’inizio del secondo tempo denoto’ un’insita paura di non poter ripetere la prestazione dei primi quarantacinque minuti. Nella prima rimessa laterale Hernandez fece capire che i rossoneri non avrebbero piu’ voluto giocare ma . . . gestire.
3) Dopo l’uno/due nerazzurro il mister sarebbe dovuto intervenire con almeno un paio di sostituzioni vista la precaria situazione fisica di chi, in quell’ora, aveva dato tutto e forse anche di piu’.
Quindi, visto che la squadra che andiamo ad affrontare ha in piu’ Vidal e Lautaro (ma in difesa qualche problemino lo denota nelle seconde scelte) . . . che fare? Ricalcare quello che abbiamo fatto nel primo tempo dell’ultima stracittadina? Si’, ma concedendoci un momento di pausa ogni tanto, giusto per rifiatare e non arrivare agli ultimi trenta minuti con le gambe zavorrate dalla fatica.
Per questa ragione il trainer dovrà essere pronto a intervenire con cambi adeguati, considerando, per esempio che un Tonali fresco o un esterno di gamba potrebbero indirizzare l’incontro nella direzione opposta a quella che lo stesso starebbe per prendere. Certamente bisognerebbe non arrivare al punto di far capire all’avversario che ti e’ venuto il “braccino del tennista”
(Theo, con quella rimessa ritardata, invio’ un messaggio di paura ai restanti dieci calciatori!). Detto questo io ripartirei con gli undici che tanto bene (anzi benissimo) fecero in quei primi quarantacinque minuti di calcio paradisiaco. Forse non sarà dell’incontro Ante Rebic? Male ma . . . per sostituirlo non sarebbe il caso di chiamare in causa chi, per fisicità e capacità realizzativa, piu’ gli assomiglia? Avete pensato? Io si’: Norvegia!
L’Inter e’ piu’ forte, Pioli non ha mai vinto un derby con Lazio, Inter e Milan, Romagnoli rientrerà da una sosta infinita, l’età media e’ veramente bassa, Lautaro e Lukaku insieme fanno davvero paura ma . . . noi abbiamo Zlatan che trasforma tutti in Nocerino!
Buon derby . . . sempre non lo rimandino a data da destinarsi.

Carlo Pogliani Milan-MALPENSA24