Casa della Nutrice: in sei mesi a Varese 79 accessi di donne vittime di violenza

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L'ingresso della Casa della Nutrice presso l'Ospedale Del Ponte di Varese

VARESE79 donne vittime di violenza si sono rivolte alla Casa della Nutrice di Varese da giugno a inizio dicembre 2023. È il primo bilancio del nuovo protocollo relativo alla struttura, che vuole favorire una collaborazione trasversale tra le istituzioni a favore delle donne vittime di violenza. Lo spazio, situato presso l’Ospedale Del Ponte, è gestito della Fondazione Felicita Morandi (nel video qui sotto l’intervista alla responsabile). In un terzo dei casi le donne si sono rivolte spontaneamente.


Il punto sull’attività

A fornire i dati sul progetto, che ha una durata annuale e scadrà quindi al 30 giugno 2024, è stata la responsabile Federica Calvi di Fondazione Morandi, in occasione di un incontro che si è svolto oggi in Prefettura a Varese (nella foto sotto) a cui hanno partecipato, su invito del prefetto Salvatore Pasquariello, anche i rappresentanti degli enti coinvolti nel protocollo: Comune di Varese, Procura, Questura, Asst Sette Laghi, Università dell’Insubria, Ufficio Scolastico Territoriale e Ordine degli Avvocati. Sul totale delle 79 situazioni di cui si è occupata la Casa della Nutrice da giugno a dicembre 2023 il 37,2% proviene dall’area sanitaria ospedaliera, il 29,5% sono accessi spontanei e il 26,9% contatti telefonici. Quindi un 3,8% dai centri psicosociali e il 2,6% dalle forze dell’ordine. Nella maggior parte dei casi le donne sono state inviate ai servizi di supporto, mentre in altre situazioni è avvenuto il collocamento in protezione o l’accompagnamento alla denuncia.


Fenomeno trasversale

Dai dati anagrafici delle donne che hanno fatto accesso alla struttura emerge che la violenza (che sia fisica, sessuale, psicologica o economica) è un fenomeno trasversale, che riguarda tutte le età e le nazionalità. La fascia di età più rappresentata è quella dai 30 ai 40 anni, seguita da 50-60 e 20-30 anni. Più numerosi gli accessi di donne italiane rispetto alle straniere. Presso la Casa della Nutrice sono operativi due assistenti sociali e una psicologa, reperibili telefonicamente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 al numero 0332 299293. La sede in piazza Biroldi, di fianco all’ingresso dell’Ospedale Del Ponte, è aperta nei seguenti orari: lunedì dalle 14 alle 17, martedì dalle 14 alle 17, mercoledì dalle 17 alle 20, giovedì dalle 14 alle 17, venerdì dalle 14 alle 17, sabato dalle 9 alle 13.

Rete in crescita

«L’attuale assetto della casa della Nutrice, frutto di un confronto ancora aperto e molto partecipato tra gli importanti soggetti coinvolti, è un fertilissimo punto di partenza per progettualità ancora più ambiziose – tiene a sottolineare il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello – per il 2024, infatti, ci proponiamo di accrescere la sinergia della rete dei servizi e degli operatori coinvolti, al fine di rendere maggiormente efficiente la pratica operativa sperimentata, e di promuovere sperimentazioni per la messa in protezione, anche in regime di residenzialità, di donne vittime di violenza in situazioni di estrema fragilità». La Casa della Nutrice rappresenta un luogo di reale assistenza e presa in carico che completa la cura offerta dai medici, dagli infermieri, dagli psicologi in servizio nei Pronto Soccorso, estendendola all’accoglienza, all’ascolto, al sostegno psicologico, alla consulenza legale e alla protezione, fino all’offerta di un rifugio in caso di necessità. «La Casa della Nutrice – aggiunge il commmissario straordinario di Asst Sette Laghi Giuseppe Micale – si integra perfettamente nella rete del nostro Polo Territoriale e le linee di sviluppo auspicate dal Prefetto lo rendono ancora più evidente: la Casa della Nustrice, da questo punto di vista, può essere considerata come uno spoke delle Case di Comunità per quanto riguarda le fragilità di genere, per le quali si rende necessario mettere maggiormente a sistema i percorsi esistenti».

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