VARESE – Il numero di minori accolti in comunità in Lombardia è aumentato del 10% dal 2018 al 2022. Un’emergenza che tocca in modo particolare i comuni, che hanno visto lievitare i costi da sostenere per la gestione dell’accoglienza. In supporto delle amministrazioni locali è giunta Regione Lombardia, con oltre 360mila euro destinati ai piccoli comuni del Varesotto. L’assessore regionale Elena Lucchini ha incontrato oggi, mercoledì 13 settembre, a Varese le istituzioni per illustrare gli obiettivi della misura, per poi spostarsi alla Casa della Nutrice (nel video qui sotto le due tappe della sua visita in città).
Sostegno ai comuni
Lo scorso 31 luglio la giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessorato alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, guidato proprio da Elena Lucchini, ha approvato il Piano di riparto delle risorse del Fondo Sociale Regionale per il 2023. Nell’occasione è stata stanziata anche una quota di risorse straordinarie pari a 2,6 milioni di euro, destinati ai Comuni con popolazione uguale o inferiore a 3.000 abitanti che hanno sostenuto nel 2022 costi per l’inserimento in comunità educative, comunità familiari e alloggi per l’autonomia.
I fondi sul territorio
Per gli ambiti della provincia di Varese sono stati stanziati in totale 363.262 euro, in base ai costi sostenuti nel 2022. Sono stati così suddivisi: Besano 12.929; Clivio 4.844; Porto Ceresio 17.135; Saltrio 29.588; Casale Litta 11.532; Brenta 12.673; Caravate 11.306; Gemonio 2.967; Monvalle 16.583; Orino 13.938; Sangiano 8.010; Cadegliano Viconago 18.299; Cremenaga 29.530; Dumenza 9.382; Porto Valtravaglia 20.779; Cadrezzate con Osmate 9.378; Varano Borghi 6.443; Golasecca 82.365; Gornate Olona 7.707; Barasso 24.149; Bodio Lomnago 238; Comerio 13.487.
Presenti le istituzioni
«Sappiamo che i comuni in questi anni hanno avuto delle grosse difficoltà a far fronte a questi costi così onerosi: la situazione sarebbe davvero degenerata e tanti comuni non avrebbero chiuso il bilancio: per questo abbiamo preso questa decisione», ha spiegato l’assessore Elena Lucchini. All’incontro presso la sede territoriale di Regione Lombardia a Varese hanno partecipato anche il prefetto Salvatore Pasquariello, il presidente della Provincia Marco Magrini, il presidente della Commissione welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti, il consigliere regionale Samuele Astuti, il presidente della Comunità montana Valli del Verbano Simone Castoldi, i rappresentanti di Ats, Asst e alcuni sindaci.
Visita alla Casa della Nutrice
La mattinata dell’assessore Lucchini è poi proseguita (nella foto sopra) con la visita della Casa della Nutrice presso l’Ospedale Del Ponte. Accompagnata da Emanuele Monti e dal nuovo direttore sociosanitario di Asst Sette Laghi Giuseppe Calicchio, l’assessore ha potuto toccare con mano gli spazi che ospitano le donne vittime di violenza e i loro figli. Presente anche Adele Patrini, membro del comitato di partecipazione della Fondazione Felicita Morandi. La Casa della Nutrice, nata dalla sinergia tra Procura di Varese e Asst Sette Laghi e la collaborazione di tante altre realtà cittadine, è un centro di servizi multidisciplinare, che concentra in un unico luogo di accoglienza e gestione l’intervento di tutte le istituzioni interessate da un fatto di violenza di genere o domestica. A fare da cicerone Giovanna Scienza, presidente della Fondazione Felicita Morandi, che si occupa della gestione della struttura. «È un servizio che aiuta operatori, donne e bambini nel momento dell’emergenza a trovare il percorso giusto per ogni singola situazione. Siamo operativi h24 7 giorni su 7». Le donne vittime di violenza presa in carico dalla rete di Varese nel corso del 2022 sono state in totale 363, cioè una donna ogni giorno. «Uno straordinario esempio di struttura capace di coordinare e integrare al meglio i servizi presenti sul territorio», ha commentato l’assessore Lucchini.
minori comunità varese – MALPENSA24