Casorate vocazione green: flash smog a Milano con Rete Ambiente Lombardia

casorate brughiera manifestazione milano ambiente

MILANO – La limitazione del traffico privato, il potenziamento del trasporto pubblico e la promozione della mobilità dolce. Ma anche l’elaborazione di un Piano per il progressivo superamento degli impianti di incenerimento rifiuti, la disincentivazione degli allevamenti intensivi e l’adozione di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria di ultima generazione. Senza dimenticare la riduzione del consumo di suolo, l’avvio di un’operazione di riforestazione massiva in tutta la Regione Lombardia e la riorganizzazione del sistema sanitario. Oltre all’avvio di campagne di sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale per le scuole. Sono solo alcune delle numerose richieste di Rete Ambiente Lombardia, la rete di associazioni ambientaliste sensibili alla questione della sostenibilità che si è ufficialmente presentata questa mattina, 26 maggio, alla Loggia dei mercanti di Milano. Presente anche il comitato “Salviamo la brughiera” di Casorate Sempione, che ha preso parte al lancio della petizione “Apriti cielo! Ripuliamo la nostra aria” sulla piattaforma Change.org.

Flash smog e l’obiettivo piani alti

Una manifestazione che assume i toni di un «flash smog», sottolinea Sonia Scandolara, membro attivo del comitato casoratese a tutela della brughiera. Come simbolo dell’evento i due personaggi manzoniani più noti in assoluto, ovvero Renzo e Lucia, camuffati in chiave di denuncia ambientalista con una maschera anti-gas.

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«L’obiettivo di Rete Ambiente Lombardia è svincolato da qualsiasi tendenza partitica», mette in chiaro Scandolara. «La politica non è inclusa nelle nostre intenzioni, quello che conta per noi è la salute di tutti i cittadini e la salvaguardia del mondo in cui viviamo». Motivo per cui prendono parte al gruppo associazioni e persone che gravitano intorno a movimenti come Legambiente, ma anche onlus come Cittadini per l’aria. Solo per citarne alcune. «Ci siamo accorti che le problematiche in Lombardia sono moltissime, non soltanto legate all’aria». E prosegue: «Ora dobbiamo farci sentire, parlare con un’unica voce che interessi tutta la regione. E arrivare anche ai piani alti del governo: i piccoli screzi con le amministrazioni locali non bastano più, siamo stufi». Intanto, «consola aver visto molti giovani presenti, questo vuol dire che il tema arriva anche alle nuove generazioni, lasciando speranza per il futuro».

Un motore ecologico

In ogni caso, la petizione e la sensibilizzazione sulle condizioni dell’aria sembrano essere «solo un primo passo importante», sottolineano gli organizzatori. «Rete Ambiente Lombardia ha intenzione di lanciare alla società civile, alla politica, alle comunità religiose e all’associazionismo l’idea di siglare un patto che, a partire dalla riconsiderazione del valore dei cinque elementi fondanti (aria, etere, acqua, fuoco e terra), possa ricostruire un rapporto più rispettoso con il territorio». Al punto da trasformare la Lombardia in un vero e proprio «motore ecologico».

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