Il tampone di Stoppa (Casorate Aperta) era valido: consiglio annullato

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CASORATE SEMPIONE – Si torna in aula a Casorate Sempione. Alcuni punti del consiglio comunale di lunedì, 29 novembre, dovranno essere nuovamente discussi insieme al consigliere di minoranza Simone Stoppa. L’esponente di Casorate Aperta era stato inizialmente allontanato dal segretario perché privo di Green Pass. Poi, ripresentandosi con un tampone negativo, gli era stato impedito nuovamente di partecipare perché il test non è stato considerato valido. Ora arriva la notifica proprio del segretario, poi diffusa dal sindaco Dimitri Cassani, di un errore di valutazione. Che conferma la necessità di richiamare l’assise, probabilmente il prossimo lunedì 6 dicembre, per ammettere anche il consigliere escluso.

Si torna in aula

Va detto che Stoppa era privo della certificazione verde non per ideologia, ma per una questione di salute. Fatto sta che, di fronte al primo muro del segretario, il consigliere ha provato a rimediare facendo un tampone rapido, che è risultato negativo. Il Green Pass, in questi casi, viene rilasciato subito dopo il test, che viene registrato concedendo un via libera temporaneo. Può quindi permettere di accedere ai luoghi di lavoro, come stabilito dalla normativa che l’ha reso obbligatorio dallo scorso 15 novembre. Ma per una serie di incomprensioni, Stoppa non è comunque stato ammesso in aula. E da qui, si è presto passati alle polemiche, anche accese. Nel giro di poco tempo, però, il segretario comunale ha ammesso di aver fatto un errore, che porterà a una nuova seduta per discutere solo i punti a cui avrebbe potuto partecipare anche il consigliere di minoranza.

«Circostanze da chiarire»

Ora, confermato che Stoppa fosse in possesso del documento richiesto, «la seduta del consiglio comunale verrà riconvocata, al fine di consentire la partecipazione e garantire il diritto di espressione sui punti non ancora votati al suo rientro in aula», dice il primo cittadino. «In questo modo, si correggerà l’errore commesso dal responsabile del controllo (il segretario comunale)». Ma, in ogni caso, «rimangono due circostanze che andrebbero chiarite». La prima è capire «perché il consigliere si è presentato alla convocazione sprovvisto di certificazione valida». L’altra, sapere «perché, successivamente, non ha esibito il Green Pass che accompagnava il tampone rapido, visto che ha dimostrato di esserne in possesso».

La posizione di Stoppa

Nel frattempo, Stoppa è intervenuto per precisare la sua posizione. «Il motivo per cui non ho presentato subito il Green Pass alla seconda ammissione in aula è perché, semplicemente, tra il test e la ricezione della certificazione c’è un lasso di tempo. L’ho ricevuto dopo le 22.30, quando era terminato il consiglio comunale». Ma in questa circostanza, «come prevede la normativa, si può presentare il referto che certifica la negatività al tampone, in attesa della registrazione». Che è poi ciò che gli è stato riconosciuto, con la convocazione del nuovo consiglio». Un modo per dire che «tutto si basa su un non riconoscimento e un’interpretazione errata della normativa».

In consiglio senza Green Pass: Stoppa (Casorate Aperta) cacciato dall’aula

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