Cassano, presentata la giunta: Ottaviani felice, i Fratelli assenti delusi

CASSANO MAGNAGO – La linea è quella del merito. Della serie: chi ha preso più voti, è giusto che abbia un ruolo. Ma è anche vero che, in politica, accordi e compromessi fanno la loro parte. Tutto ciò, negli ultimi giorni ha fatto da sfondo a Cassano Magnago. Ma oggi, 7 luglio, nell’ex chiesa di San Giulio, il sindaco Pietro Ottaviani ha ufficialmente presentato la giunta.

La squadra

Confermati i nomi. Luisa Savogin è vicesindaco, la quota rosa di Fratelli d’Italia, con delega al Bilancio. Mentre, i Lavori Pubblici e l’Urbanistica vanno al leader di Progetto Cassano 2032, il civico Rocco Dabraio. Gli altri tre assessori sono stati selezionati tra le fila della lista Poliseno. Ad Alessandro Passuello vanno la Cultura e l’Istruzione (in parte una conferma per quanto riguarda le deleghe), per Anna Lodrini ci sono le deleghe alle Politiche Sociali e per la Famiglia, mentre Massimo Zaupa si deve occupare di Ecologia, Attività Economiche e Sicurezza.

Una questione di scelte

A presentare gli assessori, proprio il neosindaco. Che, in maniera molto elegante, ha dribblato su dissidi e tensioni che hanno caratterizzato l’iter per plasmare la sua squadra. Lo capiamo, del resto cosa poteva fare?

«Ci abbiamo messo il tempo giusto a carburare», ha detto. «Litigi e polemiche fanno parte di un mondo che non mi è mai interessato». Quindi, fatti i giusti ringraziamenti, Ottaviani ha fatto capire con una frase che, arrivato a un certo punto, ha chiuso i giochi per buona pace di chi è rimasto deluso: «Il sindaco – ha detto – deve fare delle scelte, per il suo bene e per quello della città che amministra. Decisioni che fanno contenti alcuni, scontenti altri. Ma di promesse non ne abbiamo fatte». E dal risultato finale, ha sottolineato, emergono anche quei numeri che hanno contribuito a creare la squadra finale. Nel senso che «le persone più votate hanno meritato un posto e le cariche assegnate».

Il ruolo dei civici

Si lavora per il bene di Cassano, quindi. Ma il dato politico c’è ed è stato necessario esaminarlo per trovare la quadra finale. Intanto, ha spiegato Ottaviani, l’idea iniziale era di dividersi gli assessori per le tre forze politiche. Così: due alla lista Poliseno, due a Progetto 2032, uno a Fratelli d’Italia. «Ma loro (i civici di Dabraio, ndr) hanno preferito lasciare un assessore e puntare sul presidente del consiglio», ha aggiunto il sindaco. E Dabraio lo ha confermato: «Al consiglio comunale di insediamento proporremo Maurizio Tosatti».

I rapporti con i Fratelli

Fino al nodo Fratelli d’Italia. Scegliere Savogin come numero due della giunta ha obbligato Edoardo Franchin – il meloniano di ferro su cui il partito ha puntato all’inizio – a ridimensionare le sue ambizioni (che, dicono, non erano certo autoalimentate, ndr). Sarà consigliere di maggioranza, certo, ma è risaputo che puntava a un posto più “pesante”. Forse non a caso, oggi, Franchin era assente alla presentazione. Ma Ottaviani ha provato a gettare acqua sul fuoco: «Fare un passo di lato è stato un gesto politico e umano coraggioso. Abbiamo parlato e non si può dire che non sia un po’ deluso. Ma lo ha fatto per amore del partito». Così Savogin: «Edoardo è una figura storica di FdI, una persona che stimo perché eccezionale. Cercherò di portare avanti i miei compiti al meglio».

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