Castellanza, botta e risposta Giunta-centrodestra sui rincari di tasse e stipendi

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CASTELLANZA – La Giunta Cerini aumenta le tasse ai castellanzesi e si aumenta gli stipendi. È quanto sostiene il Centrodestra unito per Castellanza che, in una nota diffusa oggi, lunedì 4 aprile, rimarca come l’Amministrazione comunale abbia aumentato l’addizionale Irpef del 40% e, nello stesso tempo, ritoccato gli stipendi di sindaco e assessori nella misura del 45%. «Dopo le elezioni e il profluvio di promesse fatte dalla sindaca Cerini – esordisce il Gruppo di opposizione – l’approvazione del bilancio 2022 ha riportato tutti alla realtà».

Poche ore dopo la presa di posizione delle minoranze è arrivata la replica dalla Giunta, con distinguo sull’aumento delle tasse e puntualizzazioni sui ritocchi ai compensi di sindaco e assessori.

Qui di seguito, il comunicato di Lega, Fdi, Fi e Polo Civico.

Nella seduta tenutasi a marzo, l’Amministrazione Cerini ha presentato il conto ai castellanzesi: “La macchina comunale costa di più, quindi ora dovete pagare più tasse”. Senza dare alcun peso e senza tenere in nessuna considerazione le difficoltà che le famiglie stanno affrontando in questo momento.

Gli incrementi dei costi che tutti stiamo sopportando, infatti, non riguardano solo il Comune ma anche i cittadini che si trovano costretti a far fronte a una inflazione che in pochi mesi è passata dall’essere prossima allo zero a oltre il 5%.

Inascoltate le nostre preoccupazioni

Durante il dibattito che ha portato all’approvazione del bilancio in Consiglio comunale da parte di “Partecipiamo”, il Centrodestra Unito per Castellanza ha tentato di fare presenti le difficoltà e le incertezze che i cittadini si trovano ad affrontare, ma come al solito non vi è stata alcuna disponibilità a discutere e prendere in considerazione l’ipotesi di ridurre l’incremento per il 2022. A pagare sarà soprattutto – come sempre – la cosiddetta “classe media” su cui l’aumento arriverà a pesare maggiormente. Ma non è tutto.

Il 23 marzo, la Giunta comunale ha approvato la revisione dei compensi per sindaco e assessori, che nei prossimi tre anni aumenteranno del 48,4%! Nel 2022 ci sarà l’incremento più significativo: +22%, ben oltre l’inflazione. Anche in questo caso, in un momento in cui molte famiglie sono in difficoltà, sindaco e Giunta non si fanno problemi a “premiarsi” e si aumentano gli stipendi, e che aumenti!

Nessun riguardo per i cittadini

Si tratta di un incremento che viene finanziato con fondi dello Stato che trasferirà le risorse necessarie ai Comuni che adotteranno la decisione di aumentare i propri emolumenti. Non siamo di fronte, è bene chiarirlo, di un obbligo di legge ineluttabile, ma di una facoltà: sindaco e assessori avrebbero potuto decidere di non concedersi aumenti così generosi.

Il fatto che le risorse arriveranno dallo Stato non consola: alla fine sono sempre soldi dei cittadini. Purtroppo, come abbiamo detto, non era difficile prevedere questo comportamento della Giunta Cerini che si dimostra dalla parte dei cittadini solo a parole.

Centrodestra unito per Castellanza

Questa invece la posizione della maggioranza.

Le opposizioni di Castellanza utilizzano ancora una volta un modo facile e comodo di fare politica: fanno dopo settimane dichiarazioni e valutazioni sulla stampa e non nelle sedi preposte, cioè durante le commissioni e il Consiglio comunale.

Chi ha assistito al Consiglio del 21 marzo in cui si è approvato il bilancio, ha potuto constatare la mancanza di argomenti e la scarsa incisività nel presentare le osservazioni ai documenti da parte delle minoranze, motivata dal fatto che non era presente il loro “esperto in bilancio”.

Rilievi mai mossi nelle sedi opportune

Per effettuare proposte di modifica ai documenti di bilancio, il regolamento prevede che occorre presentare degli emendamenti entro un tempo stabilito, per poterli sottoporre all’approvazione degli uffici e del revisore. Nessun emendamento è stato presentato e i documenti sono stati consegnati tutti in tempo utile per la loro lettura approfondita. Questo è il loro modo di “fare presenti le difficolta e le incertezze che i cittadini si trovano ad affrontare”?

Affermano che l’Addizionale Irpef aumenta del 40%, ma tacciono sul fatto che non è aumentata per tutti, anzi è ora pari a zero per le fasce più deboli di dipendenti e pensionati. È stata infatti raddoppiata la soglia di totale esenzione passata da 7.500 euro a 15.000. Per tutte le fasce di reddito superiori l’aliquota è stata definita nella misura di 0.80, scelta che comporta un aumento di 2/3 euro mensili, con l’intento di destinare tali cifre alla manutenzione degli stabili e a coprire i maggiori costi per le utenze degli immobili di proprietà comunale (scuole, palestre, biblioteca…). Un piccolo aumento necessario per garantire il mantenimento dei servizi (e della qualità dei servizi) erogati proprio alla cittadinanza.

Aumenti previsti dalla legge

L’adeguamento dell’indennità di sindaco, assessori e presidente del Consiglio è previsto dall’articolo 1 della legge di bilancio dello Stato.

Quella del basso riconoscimento economico per i sindaci a fronte di grandi responsabilità è una questione su cui da tempo è stata avviata una riflessione anche da parte di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e le nostre minoranze cosa fanno? Dimostrando superficialità e opportunismo, attaccano la Giunta, snocciolando percentuali inesatte e non veritiere.

La nostra Giunta ha deciso di applicare la gradualità dell’aumento che permette di utilizzare, a copertura dei costi, il solo contributo dello Stato senza usare cifre a bilancio del Comune, a differenza di altre Amministrazioni che hanno anticipato tutto l’aumento previsto nei 3 anni al 2022 utilizzando i fondi di bilancio.

Partecipiamo-Mirella Cerini Sindaco

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