Castellanza, infermiera «non vaccinabile» sospesa senza stipendio. Causa pronta

CASTELLANZA – «La mia assistita non è no vax. Anzi potendo si vaccinerebbe adesso. Solo che vaccinabile non è. A causa di una patologia certificata da un medico e riconosciuta da Ats». Ascoltando l’avvocato Alessandra Barana (foro di Verona), che assiste un’infermiera dipendente della Multimedica di Castellanza viene da chiedersi: e allora qual è il problema?

Patologia riconosciuta da Ats

«Il problema – spiega il legale – E’ che la mia assistita dallo scorso 29 ottobre è stata sospesa dal lavoro senza stipendio». E la legge lo prevede? «La norma è molto chiara. Per il dipendente che sceglie, ideologicamente, di non vaccinarsi è prevista l’aspettativa senza stipendio. Ripeto: scelta ideologica. Non mi vaccino perché non voglio, non perché non posso». Per il dipendente che, invece, in presenza di patologia certificata (in questo caso riconosciuta anche da Ats) non possa vaccinarsi «E’ previsto lo spostamento ad altra mansione che non preveda il contatto con il pubblico».

Sospesa senza stipendio

E’ accaduto questo? «Assolutamente no – spiega l’avvocato Barana – Sospensione senza stipendio, non spostamento ad altra mansione mansione. Sul punto la norma è chiara: se il datore di lavoro non può effettuare lo spostamento, non ha comunque facoltà di non pagare il salario». Cosa è accaduto sinora? «La mediazione stragiudiziale è fallita. Multimedica è rimasta sulle proprie posizioni. A questo punto, visto che la legge ci dà ragione a nostro parere, adiremo alle vie legali». Che significa causa. «Sia chiaro – conclude l’avvocato Barana – La mia assistita non è no vax. Non è contro il vaccino. Teniamo a ribadire la posizione è dovuta a una patologia. Certificata e riconosciuta».

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