Recupero Castello di Belforte, Buzzetti: «Pronti ad acquisire le proprietà private»

Cortile interno del Castello di Belforte, Varese

VARESE – Nuovo passo sul percorso di recupero del Castello di Belforte, con l’acquisizione delle proprietà private che frammentano la struttura e la sottoscrizione dell’accordo con la Soprintendenza.

Prosegue il progetto per la riqualificazione e restauro del Castello di Belforte, per il quale il Comune di Varese ha ottenuto il finanziamento di 5 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura, grazie al fondo Grandi progetti beni culturali.

Via libera alle acquisizioni

L’amministrazione ha disposto di acquisire le proprietà private che al momento frammentano parte del complesso, in modo da poter avviare un progetto comprensivo di tutta la struttura con le sue diverse pertinenze. Seguirà quindi la messa in sicurezza del bene, per consolidare e rafforzare tutta l’area, disporre le verifiche e rilievi archeologici e rendere fruibile il piano terra.

«Per mettere in sicurezza tutta la struttura e avviare una prima opera di pulizia, il primo passo è che il Comune possa disporre della proprietà dell’intero complesso – spiega l’assessora alle Risorse Cristina Buzzetti – A questo farà seguito poi la fase dell’affidamento dell’incarico per la progettazione vera e propria dell’intervento finalizzato al recupero funzionale del bene».

«Dal momento che si tratta di un edificio di interesse storico, il progetto di riqualificazione prende le mosse dalla sottoscrizione di un accordo con il Ministero della Cultura e con la Soprintendenza – aggiunge l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – che prevede impegni e obiettivi condivisi per il recupero del bene, per poter restituire questo luogo alla città. Entro l’estate saranno già effettuati i primi lavori pulizia e avviate le opere per la messa in sicurezza».

Opposizione voto a favore sul recupero, con riserva

Matteo Bianchi (Lega) ha illustrato il voto a favore sul tema: «Siamo favorevoli al recupero del patrimonio storico della nostra città. Resta qualche perplessità sul metodo scelto dall’amministrazione per proseguire questo percorso». Motivi puntualizzati da Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia): «Ci saremmo aspettati un maggior coivolgimento in fase di commissione, cosa che purtroppo non è avvenuta».

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