C’è anche il pilota di Saronno Laurence Balestrini nel nuovo film di Scamarcio

Laurence Balestrini sul set

di Sarah Zambon

SARONNO – Ci sarà il pilota saronnese Laurence Balestrini, campione italiano di Formula Renault 2019, sulla Lancia 037 della scuderia di Cesare Fiorio, interpretato da Riccardo Scamarcio, nel film “Race for Glory – Audi Vs Lancia“, in uscita domani, 14 marzo, nei cinema italiani. La grande attesa per l’uscita in Italia di una nuova pellicola sull’affascinante mondo dei motori, dopo il successo di “Ferrari”, è finalmente finita: la pellicola è diretta da Stefano Mordini e interpretata, prodotta e co-sceneggiata da Riccardo Scamarcio.

La storia

Al centro della storia, basata su fatti realmente accaduti nel 1983, la storica rivalità tra la Lancia Abarth del dirigente sportivo Cesare Fiorio, – interpretato da Scamarcio -, e la Audi Sport di Roland Gumpert, – che ha il volto dell’attore tedesco Daniel Brühl (Niki Lauda in “Rush”) -, le due scuderie che in quell’anno si contesero in modo spettacolare la vittoria nel Campionato del Mondo di Rally. Nonostante si tratti di un progetto prettamente “nostrano” ed in gran parte girato nel nostro Paese, dopo la presentazione sulla Croisette al Festival di Cannes 2023 (con il titolo originario “2 Win”, poi cambiato), “Race for Glory” ha esordito prima sugli schermi statunitensi e canadesi, sui quali è uscito lo scorso 5 gennaio, raccogliendo recensioni contrastanti.

Laurence Balestrini al volante della Lancia 037

Nato a Milano ma cittadino saronnese da ormai 25 anni, il Campione italiano di Formula Renault 2019
(Formula X Italian Series) Laurence Balestrini è il pilota che, durante le riprese, ha effettivamente guidato l’iconica Lancia 037 che vinse il titolo iridato di rally nel 1983: «Mi hanno chiamato per partecipare al film in qualità di pilota», ci racconta, «ma poi mi sono ritrovato anche nei panni di un commissario di gara del rally di Montecarlo: le riprese, effettuate in realtà nella zona dei Laghi lombardi praticamente sempre sotto la pioggia, sono durate una settimana. Non ho solo guidato, perché il regista mi ha chiesto se volevo anche interpretare questa piccola parte. Così, mi hanno truccato, pettinato e vestito come negli anni ’80 e, cronometro d’epoca alla mano, ho passato un intero pomeriggio sul set in cui venivano registrate le scene delle partenze delle gare. È stata una grande soddisfazione: Mordini mi aveva raccomandato di non guardare mai in camera e così ho fatto, tanto è vero che si è stupito che fosse sempre “buona la prima” per le scene in cui ero inquadrato e mi ha chiesto quanti altri film avessi fatto in passato… Sono davvero curioso di vedere cosa sarà rimasto dopo il montaggio!».

L’esperienza precedente in “L’ultima notte di Amore”

In effetti, non era la prima volta che Balestrini, attualmente pilota del team Viola Formula Racing nel campionato Zinox F2.0 Cup, si trovava coinvolto in un film, anche se non in qualità di attore: era infatti un membro del team di esperti driver coordinato dall’istruttore legnanese Luca Carluccio, che aveva guidato le auto presenti nelle adrenaliniche ed impegnative scene dell’inseguimento sulla tangenziale di Milano ne “L’ultima notte di Amore”, con protagonista Pier Francesco Favino.

Preparatevi a qualche “americanata”

«In “Race for Glory” noterete sicuramente l’attenzione maniacale che è stata prestata a tutti i dettagli,
anche ai più piccoli, in modo da escludere qualsiasi particolare anacronistico», continua Balestrini: «avevo con me un vecchio orologio Seiko proprio degli anni ’80 e l’ho indossato: è stato ripreso più volte in primo piano insieme al cronometro. Mi sono divertito moltissimo, soprattutto a guidare. Il regista mi ha chiesto spesso se le riprese erano fedeli a quella che è una reale esperienza di guida, ma vi anticipo che ci saranno sicuramente delle “americanate” nel film, pensate per rendere le gare più emozionanti e spettacolari, come piace al pubblico: in un rally, ad esempio, è praticamente impossibile vedere due auto affiancate sul circuito… Alcune cose le potrò capire solo io e la cosa mi diverte parecchio».

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