Pd e Cèv: «Gallarate non ha bisogno di un’area feste. Sistemate le case popolari»

lega gallarate andrea cassani

GALLARATE  – Togliere gli 800mila euro inseriti a bilancio (200mila per il 2019, la parte restante nel 2020) per la futura area feste di via Curtatone  e destinarli all’emergenza abitativa, come contributo extra per sistemare le oltre 70 case popolari ancora vuote a Gallarate perché in attesa di interventi di manutenzione. E’questa la proposta avanzata ieri sera 25 marzo in consiglio comunale da Pd e Città è Vita, cassata dalla maggioranza compatta (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) al termine di un serrato confronto che non ha risparmiato frecciate sul secondo sgombero (in pochi mesi) dei Sinti.

Le case ai Sinti e i gallaratesi a far festa

Secondo Edoardo Guenzani (Cèv), è necessario dirottare i soldi previsti per l’area feste («di cui non si avverte il bisogno») sull’emergenza abitativa, «tanto più che una parte degli alloggi popolari li avete dovuti riservare, seppur temporaneamente, ai Sinti, sconsideratamente spostati da via Lazzaretto per un’esigenza ideologica senza valutarne le conseguenze». Ha aggiunto l’ex primo cittadino, rivolgendosi all’attuale Andrea Cassani: «Ammesso che lei sia il sindaco di tutti, si ricordi che i Sinti sono gallaratesi e dunque suoi concittadini». Secondo Giovanni Pignataro (Pd) il terreno scelto a Cajello per l’area feste è un errore («è una location problematica che porterà disagi»), mentre sui Sinti ha detto che Gallarate «paga scelte che anziché risolvere i problemi hanno soltanto sollevato il caso mediatico».

L’area feste si farà

L’emendamento è stato respinto. Stefano Deligios (Lega) ha sottolineato infatti che l’emergenza abitativa c’era anche tre anni fa, «quando governavate voi e preferiste mettere 6 milioni di euro per trasformare le scuole di via Bottini in una biblioteca». E ha aggiunto: «E’ questa la sensibilità del centrosinistra?». Cassani ha reso noto invece che soldi a bilancio per l’edilizia popolare ce ne sono comunque  anche senza la proposta delle opposizioni e che l’area feste, oltre a essere una promessa della campagna elettorale, è una necessità, «perché un luogo di aggregazione di questo tipo a Gallarate manca». Nel suo intervento ha parlato anche dei Sinti (una delegazione era presente tra il pubblico e quando ha preso la parola Cassani si è girata di spalle e ha abbandonato l’aula), così come Giuseppe De Bernardi Martignoni (FdI) che ha respinto le accuse delle minoranze: «In cinque anni voi non avete voluto affrontare il problema, amplificandolo».

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