GALLARATE – Le premesse c’erano tutte, ora il finanziamento di due milioni e mezzo di euro per realizzare la Cittadella dello Sport alle Azalee di Gallarate è stato ufficializzato. Denaro che arriverà attraverso il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) e che l’amministrazione di Andrea Cassani utilizzerà per completare le strutture sportive dello stadio Azzurri d’Italia. La comunicazione che conferma la concessione dell’importante somma è arrivata in Comune a Gallarate in queste ultime ore: l’ha inviata la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per lo sport) dopo una vasta selezione tra decine di enti locali che ne hanno fatto richiesta. Scontata la soddisfazione di sindaco e assessori, che vedono premiata un’iniziativa progettuale che va a completare una serie di interventi nel rione di Caiello, dove, come si ricorderà, è in fase di realizzazione un importante intervento di rigenerazione urbana del valore di quasi 16 milioni di euro. Soldi che aggiunti ai due e mezzo concessi dal bando ministeriale vinto da Palazzo Borghi portano a un investimento complessivo superiore a 18 milioni di euro.
A Caiello sono previsti il rifacimento della pista d’atletica, un nuovo impianto di illuminazione, lavori sulle tribune e per gli spogliatoi. Tutto questo per quanto riguarda il perimetro interno della struttura. Dirimpetto all’Azzurri d’Italia, su aree di proprietà pubblica, sono progettati campi da basket, pallavolo, calcetto, altre strutture polivalenti, spogliatoi e locali ad uso del quartiere. Questi ultimi si accompagneranno alla scuola dell’infanzia inserita appunto nel progetto di rigenerazione urbana e di cui è prevista la rifunzionalizzazione a Centro anziani e aggregativa di quartiere.
Per quanto riguarda la Cittadella dello sport c’è però un limite temporale: il mese di marzo. Entro quella data l’ufficio tecnico municipale dovrà aver concluso il progetto esecutivo e la giunta dovrà aver affidato l’appalto per i lavori. Tempi ristrettissimi, dunque, che impongono di velocizzare la fase preparatoria. Pena, la perdita del finanziamento. Eventualità alla quale l’esecutivo Cassani non vuole nemmeno pensare. Giustamente.