Armstrong: “Il doping causa del mio cancro? E’ possibile”

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Lance Armstrong torna a fare notizia, con una rivelazione shock nel corso di un documentario sulla sua vita che andrà in onda su ESPN – prima puntata il 24 maggio e la seconda una settimana più tardi – per la serie «30 for 30.»

L’ex corridore texano, squalificato a vita per doping nel 2012 e privato della vittoria di ben sette Tour de France, ha ammesso di aver assunto sostanze dopanti già a 21 anni e che non può escludere che proprio le sostanze in causa abbiano causato il cancro ai testicoli da cui è poi guarito e che è stato uno dei pilastri della sua storia agonistica e umana.

Alla domanda di un giornalista di ESPN se il cancro fosse dipeso dal doping, Armstrong ha risposto: «Non lo so, ma certamente non posso escluderlo. L’unica cosa che ti dirò è che l’unica volta nella mia vita che ho fatto uso dell’ormone della crescita è stato proprio nel 1996 e pochi mesi dopo ho scoperto di avere un tumore».

Il 48enne ex ciclista texano ha inoltre rivelato che «già nella mia prima stagione da professionista assumevo il cortisone» ma che «l’EPO era di un altro livello». Il riferimento è al 1991, quando ha iniziato la sua carriera professionistica che lo ha visto vincere, due anni più tardi, il campionato mondiale a Oslo.
Tornando a parlare della sua vicenda più nota, quella relativa agli anni della Us Postal e dei sette Tour vinti consecutivamente e poi cancellati, Armstrong ha poi concluso: «Non voglio trovare scuse, ma tutti a quei tempi assumevano le stesse sostanze e avrei vinto ugualmente».

Negli spot che annunciano il programma, Armstrong – che è già stato protagonista di una confessione tv nel 2013 e da allora di tanto in tanto rilancia la sua storia, dice: «Non voglio mentirvi, voglio dirvi la mia verità». Con quell’aggettivo – mia – che da solo spiega già molte cose.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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