Konychev fuori dal tunnel: “Secondo Covid sconfitto, ma stavolta è stata dura”

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Per Alexander Konychev il nuovo anno non è sicuramente iniziato con il piede giusto. Il ventiduenne di Castion Veronese è risultato per la seconda volta positivo al Coronavirus – la prima gli era successo ad aprile – ma questa volta non da asintomatico.

Lo raggiungiamo telefonicamente a conclusione della visita di controllo con il responsabile medico del Team BikeExchange, Matteo Beltemacchi: «Sono in macchina e sto tornando da Varese, ho da poco ultimato la visita e finalmente posso tornare ad essere felice. Fortunatamente non è stata riscontrata nessuna conseguenza, il mio timore più grande era quello di avere problemi cardiaci causati dal Coronavirus. Quando sono risultato positivo per la prima volta, nel bel mezzo del lockdown nazionale, ero asintomatico e quindi, se non fosse stato per un tampone di controllo effettuato dalla squadra, non me ne sarei accorto. Questa volta invece è stato diverso: il 26 dicembre ho fatto quattro ore in bici e quando sono tornato a casa ho iniziato ad avere un po’ di brividi e mal di schiena ma pensavo fosse la stanchezza. Il giorno dopo sono uscito per allenarmi due ore e lì ho capito che c’era qualcosa che non andava, mi sentivo molto debole e avevo dolori ovunque. La notte sono stato male, come i giorni a seguire dove ho avuto la febbre. Una cosa però non mi è mai mancata: l’appetito, nonostante avessi perso anche gusto e olfatto. Il quattro gennaio poi è arrivata la risposta che mi aspettavo: SARS-Cov-2 RNA rilevato, ed è stato così fino al 20 gennaio quando finalmente il terzo tampone ha dato esito negativo. Non è stata una situazione facile da gestire, soprattutto mentalmente, ma non potevo fare altro che accettare e aspettare che mi passasse. Mi è dispiaciuto non prendere parte al ritiro organizzato dalla mia squadra, la Bike Exchange, dall’11 al 22 gennaio ad Oliva, in Spagna».

Il peggio è ormai alle spalle ed il figlio d’arte aggiunge: «Ho ripreso con calma ad allenarmi, ma sento di non essere in piena forma. Pedalo due ore e mi sembra di averne fatte cinque, ma è una conseguenza del fatto che per più di venti giorni non ho toccato la bici a differenza di quando ero asintomatico ad aprile, quando ho continuato ad allenarmi sui rulli.

Prossimamente parlerò con il mio preparatore Alex Carmier per stilare un buon programma di allenamento in vista di quelle che dovrebbero essere le mie prime corse, la Omloop Het Nieuwsblad e quindi la Kuurne-Bruxelles-Kuurne a fine febbraio. E ora per allenarmi non penso di rimanere a casa a Castion Veronese viste le rigide temperature ma andrò al caldo, probabilmente a Benidorm in modo tale da lavorare meglio e mettermi definitivamente alle spalle questa storia».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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