Van der Poel incanta la Tirreno Adriatico, ma Pogacar incombe

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Come un gladiatore dopo il combattimento più duro, Mathieu Van der Poel al traguardo si è accasciato stremato, senza più forze. Il campione olandese nella  quinta frazione della Tirreno-Adriatico ha veramente stupito tutti, con un attacco in solitaria partito da lontano che lo ha portato verso la vittoria di Castelfidardo dopo 205 chilometri di corsa.

«Non riesco a ricordare una gara in cui sono arrivato così distrutto alla fine». Queste sono state le prime parole pronunciate dal corridore della Alpecin-Fenix mentre era a terra vicino le transenne. Stremato l’olandese dopo il traguardo si è appoggiato ai membri della sua squadra, per poi scendere a terra senza più forze.

Una corsa sfrenata la sua verso il traguardo, dopo una tappa difficile, quella dei muri marchigiani, dove gli uomini da classifica hanno regalato un grade spettacolo. Van der Poel primo, ma alle sue spalle c’era l’ombra dello sloveno Pogacar che si faceva sempre più minacciosa e le ultime energie dell’olandese sono state spese per non essere raggiunto.

«Dovevo spingere fino all’ultimo, cercando dentro di me le energie rimaste e alla fine sono stato ricompensato. Sono molto contento di questa vittoria. Se fossi arrivato secondo, sarebbe stato un vero peccato».

Van der Poel è riuscito a vincere e lo ha fatto da grande campione con un magnifico assolo. Aveva vinto la terza frazione di questa Tirreno-Adriatico, il campione del mondo di ciclocross, davanti a Van Aert e Ballerini e nella seconda tappa era giunto secondo alle spalle della maglia iridata di Alaphilippe. Ieru per lui un nuovo capolavoro, che lo mette tra i favoriti della prossima Milano-Sanremo.

«Mi sentivo completamente vuoto negli ultimi chilometri. Sapevo che Pogacar si stava avvicinando ma non ero nemmeno in grado di ascoltare quello che mi dicevano dall’ammiraglia. Volevo solo arrivare al traguardo il più velocemente possibile. Sono contento della vittoria. Ho attaccato da lontano perché avevo freddo e mi sentivo bene, almeno fino ai 20 chilometri dal traguardo».

La tappa partita da Castellalto è stata caratterizzata dalla pioggia e dal vento e le temperature sono scese velocemente. Il freddo è stato tanto in corsa, ma Van der Poel è riuscito a resistere a tutto e a conquistare anche questa tappa. «Faceva veramente freddo. Non riesco a ricordare una gara in cui ero così devastato alla fine. Alla fine sono arrivato veramente morto, ma sono molto felice».

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